Calciopoli è stato uno degli eventi più bassi e cupi del calcio italiano e ha cambiato radicalmente il modo di vedere le partite di calcio. I tifosi, gli addetti ai lavori e i giornalisti, una minima parte di loro, ovviamente, è rimasta “sporcata” e toccata nel profondo da questo avvenimento.
Gli stadi, l’attaccamento alla squadra e il tifo sono, per molte persone, svaniti nel nulla. Calciopoli ha cambiato il mondo del calcio che, piano piano, ancora con qualche fantasma del passato e con qualche battuta da bar, sta cercando di voltare pagina. A dieci anni da Calciopoli, ecco cosa successe:
2 MAGGIO
I quotidiani sportivi, e non solo, italiani iniziano a pubblicare alcune indiscrezioni su episodi di corruzione all’interno del mondo del calcio, attraverso alcune intercettazioni telefoniche. La Federcalcio esce allo scoperto e conferma che le indagini sono in corso.
4 MAGGIO
I primi nomi ad apparire sulle prime pagine dei giornali sono quelli di Antonio Giraudo, amministratore delegato della Juventus, e Luciano Moggi, direttore sportivo della squadra bianconera. Tra i nome pubblicati dalla stampa, fa la sua presenza quello del vicepresidente della Figc, Innocenzo Mazzini.
5 MAGGIO
Luciano Moggi smentisce ogni connessione con le intercettazione telefoniche. Franco Carraro, presidente della Figc, non ha intenzione di dimettersi dalla sua carica. L’Uefa ha aperto un procedimento nei confronti di Pierluigi Pairetto, designatore arbitrale, mentre alcuni organi politici chiedono l’apertura di una commissione di inchiesta.
6 MAGGIO
Luciano Moggi, Alessandro Moggi e i soci della Gea sono stati messi sotto inchiesta dalla Procura di Napoli con l’accusa, pesantissima, di associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizione sportiva. Moggi continua a dichiararsi estraneo ai fatti.
8 MAGGIO
Il presidente della Federcalcio, Franco Carraro, decide di dimettersi, dopo molte pressioni, anche politiche, dal suo incarico. Giancarlo Abete diventa, momentaneamente, il nuovo presidente della Federcalcio dopo essere stato per anni il vicepresidente vicario. L’arbitro Massimo De Santis si dichiara sereno e senza scheletri nell’armadio.
10 MAGGIO
Dopo Carraro anche Innocenzo Mazzini decide, visto l’avanzamento delle indagini e la richiesta dai presidenti delle squadre di Serie A e di alcuni esponenti politici, di dimettersi. Gli arbitri Dattilo, Bertini e Cassarà vengono ascoltati dalla procura di Roma. Tra gli indagati dalla Procura di Napoli ci sono anche il dimissionario presidente federale Carraro, l’arbitro De Santis e il designatore Pairetto. Le squadre coinvolte diventano ufficialmente nove.
11 MAGGIO
La Juventus viene completamente “disintegrata”. L’intero Cda si dimette. L’intera dirigenza bianconera è sotto inchiesta e la Procura di Parma apre ufficialmente un’inchiesta, un’altra, su scommesse clandestine effettuate da alcuni professionisti del calcio giocato attraverso broker non autorizzati e non riconosciuti. Tra gli indagati spuntano Buffon, Maresca, Iuliano e Chimenti.
12 MAGGIO
La Serie A trema davanti ai nome fatti dalla Procura: Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina sono le società indagate e ben 19 le partite del massimo campionato italiano finite sotto accusa e una di Serie B. Tra i nomi che vengono notificati dalla Procura ci sono Moggi, Giraudo, Bergamo, Pairetto, Lanese, Mazzini, i fratelli Della Valle, Dondarini, Messina, Racalbuto, Tagliavento e Vitelli. L’accusa nei confronti dei dirigenti, direttori, arbitri e tutti coloro che sono stati chiamati, è di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Per 24 persone indagate la frode è sportiva, per 2 violazione del segreto d’ufficio e altri 2 il peculato.
13 – 14 MAGGIO
L’accredito per il mondiale viene tolto all’arbitro De Santis e ai suoi collaboratori Ivaldi e Griselli mentre il portiere della Juventus, Gianluigi Buffon, si reca spontaneamente davanti alla Procura di Torino.
Berlusconi pretende giustizia e rivuole e due scudetti vinti dalla Juventus di Moggi che, nel frattempo, si dimette dal ruolo di direttore generale della squadra bianconera. Il presidente dell’Aia, Tullio Lanese, si sospende autonomamente dal suo ruolo.
18 MAGGIO
L’Aia, in via del tutto preventiva, sospende gli arbitri coinvolti nell’inchiesta di Calciopoli: De Santis, Rodomonti, Bertini, Dondarini, Rocchi, Messina, Gabriele, Racalbuto e Tagliavento. L’avviso di garanzia raggiunge i nove arbitri che sono stati sopsesi dall’Aia mentre la Guardia di Finanza perquisisce la sede della Juventus e le abitazioni private di Luciano Moggi, Fabio Cannavaro e Zlatan Ibrahimovic
26 MAGGIO
Davide Lippi, figlio dell’allenatore e, in quel momento, Commissario Tecnico della Nazionale Marcello Lippi, viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma. Oltre a Lippi vengono inseriti nel listone anche Riccardo Calleri, Giuseppe De Mita e Tommaso Cellini, tutti in relazione alla Gea, il reato accusatorio è quello di associazione a delinquere finalizzata all’illecita concorrenza con minacce e violenza.
5 GIUGNO
Dopo i vertici della Juventus, continuano gli interrogato all’interno della Federcalcio. Anche Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, viene ascoltato da Guido Rossi, commissario straordinario della Figc. Una settimana dopo, Rossi, chiama anche l’ex direttore di gara Luigi Agnolin per nominarlo commissario straordinario dell’Aia e Cesare Ruperto diventa presidente della Caf.
19 GIUGNO
Ad un mese e mezzo dallo scoppio di Calciopoli, Francesco Saverio Borrelli a capo delle indagini, chiude la prima parte della documentazione sull’inchiesta. Una tranche importante, composta da 190 pagine, inviata a Stefano Palazzi, procuratore federale.
22 GIUGNO
Stefano Palazzi, procuratore federale, procede deferendo alla Caf, Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina per violazione degli articoli 1 e/o 6 del codice di giustizia sportiva. Vengono deferiti anche Moggi, Giraudo, Galliani, Meani, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, Mencucci, Lotito, Ferri, Carraro, Mazzini, Lanese, Bergamo, Pairetto, Mazzei, Ingargiola, Bertini, De Santis, Dondarini, Babini, Messina, Paparesta, Rocchi, Rodomonti, Tagliavento, Puglisi. Dopo la notizia di deferimento Adriano Galliani si dimette dal ruolo di presidente della Lega Calcio.
4 LUGLIO
La Procura federale chiede che Milan, Lazio e Fiorentina vengano retrocesse in Serie B e chiede che la Juventus venga retrocessa all’ultimo posto del campionato 2004/2005 cosi da non poter vincere lo scudetto e retrocessa in una categoria che non sia la Serie B, quindi viene richiesta la Serie C. Le penalizzazioni in classifica richieste per il prossimo campionato sono di 6 punti per la Juventus (che dovrà ripartire da un campionato che non sia la Serie B), 15 punti per la Lazio e per la Fiorentina e 3 punti per il Milan.
La richiesta per i dirigenti coinvolti è di 5 anni di squalifica con proposta di radiazione: Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Claudio Lotito, Andrea Della Valle, Diego Della Valle e Sandro Mencucci. Anche per i dirigenti federali Franco Carraro e Innocenzo Mazzini e per i dirigenti arbitrali Tullio Lanese, Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo vengono richiesti 5 anni con proposta di radiazione e anche per gli arbitri De Santis, Tagliavento, Rodomonti, Dondarini, Bertini, Messina e Rocchi.
14 LUGLIO
Cinque giorni dopo la vittoria del mondiale da parte della Nazionale italiana guidata da Marcello Lippi, arriva il verdetto della Caf: Luciano Moggi, inibizione 5 anni con preclusione dallo svolgere attività in seno alla Figc, più 50.000 euro di ammenda; Antonio Giraudo, inibizione 5 anni con preclusione dallo svolgere attività in seno alla Figc, più 25.000 euro di ammenda; Juventus, Retrocessione in serie B con 30 punti di penalizzazione da scontare nel campionato 2006-2007; revoca dello scudetto 2004-2005; non assegnazione dello scudetto 2005-2006; 80.000 euro di ammenda; Diego Della Valle, inibizione 4 anni più 30.000 euro di ammenda; Andrea Della Valle, inibizione 3 anni e 6 mesi con 20.000 euro di ammenda; Sandro Mencucci, inibizione 3 anni e 6 mesi con 10.000 euro di ammenda; Fiorentina, retrocessione all’ultimo posto e penalizzazione di 12 punti nel campionato 2006-2007, 50.000 euro di ammenda; Claudio Lotito: inibizione 3 anni e 6 mesi, 10.000 euro di ammenda; Lazio, retrocessione ultimo posto e penalizzazione di 7 punti nel campionato 2006-2007, 40.000 euro di ammenda; Adriano Galliani, inibizione 1 anno; Leonardo Meani, inibizione 3 anni e 6 mesi; Milan, penalizzazione di 44 punti nel campionato 2005-2006, penalizzazione di 15 punti da scontare nel campionato 2006-2007, 30.000 euro di ammenda; Franco Carraro, inibizione 4 anni e 6 mesi; Innocenzo Mazzini, inibizione 5 anni; Pierluigi Pairetto, inibizione 2 anni e 6 mesi; Paolo Bergamo, dichiarato difetto di giurisdizione. Tullio Lanese, inibizione 2 anni e 6 mesi.
19 LUGLIO
Nuove indiscrezioni, nuovi nomi e nuovi avvisi di garanzia. Inizia una seconda di indagini.
20 LUGLIO
Altri otto nuovi avvisi di garanzia sono stati emessi dai Pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci. Anche la Reggina finisce del bollettino delle squadre coinvolte per Calciopoli ed infatti il presidente della società calabrese Lillo Foti viene chiamato alla Procura di Napoli.
SANZIONI FINALI
SOCIETA’ – Juventus: revocato il titolo di Campione d’Italia 2004-2005, non assegnazione del titolo di Campione d’Italia 2005-2006, retrocessione all’ultimo posto nella Serie A 2005-2006, 9 punti di penalizzazione nella Serie B 2006-2007 (invece dei 17 comminati dalla Corte Federale).
Fiorentina: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006, 15 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (invece dei 19 comminati dalla Corte Federale).
Milan: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006, 8 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007.
Lazio: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006, 3 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (invece degli 11 comminati dalla Corte Federale).
Reggina: 11 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (invece dei 15 comminati dalla Corte Federale) e 100 000 euro di ammenda.
Arezzo: 6 punti di penalizzazione nella Serie B 2006-2007.
DIRIGENTI – Claudio Lotito: 4 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Adriano Galliani: 5 mesi (contro i 9 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Luciano Moggi: confermati i 5 anni con proposta di radiazione (il CONI si è dichiarato incompetente in quanto Luciano Moggi non è più tesserato federale).
Diego Della Valle: 8 mesi (contro i 3 anni e 9 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Andrea Della Valle: 1 anno e 1 mese (contro i 3 anni nella sentenza della Corte Federale).
Sandro Mencucci: 1 anno e 5 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Antonio Giraudo: confermati i 5 anni con proposta di radiazione (il CONI si è dichiarato incompetente).
Leonardo Meani: 2 anni e 2 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Pasquale Foti: 1 anno e 1 mese (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
DIRETTORI DI GARA E DESIGNATORI ARBITRARI – Massimo De Santis: confermati i 4 anni.
Franco Carraro: ammenda di 80 000 euro (confermata la multa ma tolta la diffida).
Pierluigi Pairetto: 2 anni e 6 mesi (contro i 3 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Innocenzo Mazzini: confermati i 5 anni con proposta di radiazione.
Tullio Lanese: 1 anno (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Gennaro Mazzei: 2 anni (contro i 3 anni nella sentenza della Corte Federale).