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L’Italia e il Festival di Cannes, un rapporto felice e duraturo iniziato nel lontano ’46 con il premio a Roma Città Aperta di Roberto Rossellini come miglior film (ex-aequo con altre dieci pellicole) e sublimato negli anni dagli altri importantissimi riconoscimenti che la croisette ha riservato al nostro cinema: 12 Palme d’Oro, 9 Grand Prix Speciali della Giuria, 4 Premi della giuria, 9 Prix d’interpretation masculine e 5 Prix d’interpretation féminine. Non è infatti un caso che i capitoli più luminosi del nostro cinema, da La Dolce Vita a Roma Città Aperta, da Il Gattopardo a Blow Up, da La Vita è Bella a La Grande Bellezza, siano tutti passati da Cannes, venendo acclamati dal mondo intero. Riscopriamo allora i 10 film italiani che hanno fatto la storia del prestigioso festival cinematografico francese.
La Dolce Vita (1960)
La Dolce Vita di Federico Fellini partecipa a Cannes nel 1960 e vince la Palma d’Oro. Senza dubbio uno dei film più famosi della storia del cinema, non solo italiano, viene solitamente indicato come il punto di passaggio dai primi film neorealisti del regista romagnolo ai successivi film d’arte. Con Marcello Mastroianni, Cesare Miceli Picardi, Anouk Aimée, Francesco Luzi, Yvonne Furneaux.
Roma Città Aperta (1945)
La Dolce Vita di Roberto Rossellini partecipa a Cannes nel 1946 e vince la Palma d’Oro. E’ una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano ed è anche il film che fece acquisire notorietà internazionale ad Anna Magnani. Con Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Marcello Pagliero, Maria Michi, Carla Rovere.
Blow-Up (1966)
Blow-Up di Michelangelo Antonioni partecipa a Cannes nel 1967 e vince la Palma d’Oro. Produzione italo-britannica, è ispirato al racconto Le Bave del Diavolo dell’argentino Julio Cortazar e racconta la storia di Thomas, uno scontroso ma molto affascinante fotografo di moda, nel pieno della Swinging London degli anni ’60. Con David Hemmings, Vanessa Redgrave, Sarah Miles, John Castle.
Il Gattopardo (1963)
Il Gattopardo di Luchino Visconti partecipa a Cannes nel 1963 e vince la Palma d’Oro. Tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a sua volta ispiratosi alla figura del suo bisnonno, il Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, che fu un importante astronomo e che nella finzione letteraria diventa il Principe Fabrizio di Salina. Con Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Romolo Valli, Mario Girotti.
La Vita è Bella (1997)
La Vita è Bella di Roberto Benigni partecipa a Cannes nel 1998 e vince il Grand Prix Speciale della Giuria. E’ la tenera e struggente storia di Guido, un ebreo che con espedienti surreali sacrifica se stesso per salvare la moglie e il figlio dagli orrori di un campo di concentramento nazista. Con Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giorgio Cantarini, Giustino Durano, Horst Buchholz, Amerigo Fontani.
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970)
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri partecipa a Cannes nel 1970 e vince il Grand Prix Speciale della Giuria. E’ la torbida ma purtroppo realistica storia di un poliziotto assassino che riesce a lungo a farla franca perché, come diceva Kafka, ‘egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano’. Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio, Salvo Randone, Orazio Orlando.
La Stanza del Figlio (2001)
La Stanza del Figlio di Nanni Moretti partecipa a Cannes nel 2001 e vince la Palma d’Oro. Il film che riporta l’Italia a vincere sulla croisette dopo 23 anni, narra la vicenda di una famiglia e dei rapporti tra i suoi componenti, al cui centro si pone il tema della morte e del profondo dolore che solo la perdita di un figlio può provocare. Con Nanni Moretti, Laura Morante, Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice, Silvio Orlando.
L’Albero degli Zoccoli (1978)
L’Albero degli Zoccoli di Ermanno Olmi partecipa a Cannes nel 1978 e vince la Palma d’Oro. Girato interamente in dialetto bergamasco con attori contadini e gente di campagna senza alcuna precedente esperienza di recitazione. La pellicola è stata poi doppiata in italiano dagli stessi interpreti per la distribuzione nel nostro paese.
Miracolo a Milano (1951)
Miracolo a Milano di Vittorio De Sica partecipa a Cannes nel 1951 e vince la Palma d’Oro (ex-aequo con lo svedese La Notte del Piacere). Bellissima favola moderna girata per lo più in prossimità della stazione di Lambrate. L’immagine finale dei protagonisti che prendono in volo in sella alle scope in piazza Duomo, ha ispirato a Steven Spielberg la scena dei ragazzini su biciclette volanti nel film E.T. Con Emma Gramatica, Francesco Golisano, Paolo Stoppa, Guglielmo Barnabò.
Gomorra (2008)
Gomorra di Matteo Garrone partecipa a Cannes nel 2008 e vince il Grand Prix Speciale della Giuria. Basato sul omonimo best seller di Roberto Saviano, la trama si articola in quattro vicende che si alternano durante il film e che mettono in evidenza lo strapotere della camorra nell’hinterland napoletano. Con Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra.
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