Il 17 giugno è la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione, un momento di riflessione per ricordare all’umanità intera i rischi che si corrono quando zone un tempo ricche di vegetazione e risorse naturali vengono trasformate in luoghi aridi dove non cresce più vita. L’aumento della desertificazione a cui si assiste negli ultimi anni in ampie fasce del pianeta trova origine principalmente nei cambiamenti climatici e il conseguente surriscaldamento globale, che hanno subito negli ultimi decenni un’impressionante accelerazione dall’insieme delle attività umane, che hanno avuto e stanno ancora avendo un impatto devastante sul pianeta che ci ospita.
I dati statistici riportati da tutte le principali agenzie internazionali che si occupano dei fenomeni climatici e ambientali, rilevano che ogni anno circa sei milioni di ettari di terreno subiscono un processo di desertificazione, mentre gli spazi per boschi e foreste si riducono sempre più: eccovi 10 pratiche che sistematicamente portano a tale processo di desertificazione della Terra, e che secondo gli studiosi spingerà, entro il 2020, 60 milioni di persone a una migrazione di massa dall’Africa subsahariana verso la zona settentrionale del continente e l’Europa.
Agricoltura
La necessità di alimentare un pianeta sovrappopolato diventa paradossalmente una delle cause principali della desertificazione: la sterilità del territorio avanza lì dove l’uomo procede alla distruzione delle foreste e delle biodiversità che ospita per fare spazio ai pascoli e alle coltivazioni intensive. Le attività antropiche divorano i ‘polmoni’ del pianeta, lasciando così spazio all’avanzata dei territori desertici, poiché l’agricoltura intensiva porta di per sé una cattiva gestione delle risorse idriche e pratiche sbagliate di irrigazione e salinizzazione dei suoli.
Urbanizzazione
L’espansione urbana è un altro dei fattori determinanti che nel lungo termine conducono alla desertificazione, poiché la crescita esponenziale degli spazi abitativi ha spinto l’uomo, soprattutto nei decenni passati in Occidente ed oggi in nuove realtà economicamente in fase di sviluppo come ad esempio la Cina, alla cementificazione del territorio. Inoltre le attività antropiche generano grandi emissioni di CO2 per gli scarichi industriali, quelli degli autoveicoli e dovuti all’utilizzo di combustibili in generale come fonte di energia per ogni attività quotidiana: soltanto provando a cambiare le nostre abitudini potremo contribuire ad arginare questo fenomeno in continua e pericolosa crescita.
Fattori ambientali
Esistono ovviamente dei fattori ambientali come causa diretta della desertificazione, quali siccità ed erosione del terreno dovuti a fenomeni naturali come le alluvioni, ma indirettamente ancora una volta vi è la mano dell’uomo per queste che a un primo sguardo appaiono catastrofi naturali, ma alla cui intensificazione hanno contribuito le sopracitate attività umane, a cui possiamo aggiungere anche incendi, abuso di sostanze chimiche, attività estrattive, persino alcuni particolari meccanismi del commercio internazionale, come evidenziato in un vecchio studio di metà degli anni Novanta ed emerso durante la Convenzione Onu sulla lotta alla desertificazione a Parigi.
Pratiche che portano alla desertificazione: riassunto
In sintesi ecco le principali attività umane che costituiscono i fattori determinanti della desertificazione del pianeta:
- Deforestazione
- Agricoltura intensiva
- Spreco acqua
- Inquinamento
- Cementificazione
- Incendi
- Attività estrattive
- Abuso sostanze chimiche
- Complessi meccanismi di commercio internazionale
- Cattive pratiche di irrigazione e salinizzazione del suolo