Con il governo Meloni ci saranno delle novità anche sul fronte della pensione strettamente connesse alla riforma Irpef. Vediamone i dettagli.
In estate si prevede un cambiamento dell’importo netto della pensione e, di conseguenza c’è chi ne guadagnerà e chi ci perderà.
Le aliquote Irpef saranno riviste dal Governo Meloni. Ciò significa che ci saranno dei piccoli stravolgimenti anche per la pensione. I beneficiari, però, potrebbero essere soltanto gli ex lavoratori appartenenti alle classi medie. A cambiare sarà, in estate, l’importo netto della pensione. Ma non tutti avranno dei vantaggi.
Intanto, il governo si è detto pronto a rivedere di nuovo gli importi della pensione attraverso degli interventi che non sono necessariamente diretti, come in questo caso. Infatti, ad essere ritoccate saranno le aliquote dell’Irpef che avranno ricadute sugli importi di diverse forme di reddito.
Si prevede che la riforma possa avere la sua realizzazione entro l’estate. A beneficiarne, soprattutto, chi appartiene alle classi medie. La riforma, però, fa parte semplicemente di una fase intermedia che è parte di un obbiettivo più ampio del governo. A spiegarlo è stato lo stesso Maurizio Leo, sottosegretario all’Economia. La flat tax, ovvero un sistema basato su un’unica aliquota è l’obiettivo.
Momentaneamente le aliquote passeranno a tre dalle quattro originarie. Alcuni potrebbero avere un aumento dell’imposta mentre altri, come per chi percepisce la pensione, potrà beneficiare di un piccolo risparmio sul cedolino ogni mese.
Non si tratta, in questo caso, della rivalutazione delle pensioni, per cui si potrebbe arrivare ad un conguaglio. Con questo tipo di riforma, l’importo della pensione resterà uguale ma la tassazione sarà più vantaggiosa. Con lo stesso importo di pensione lordo, dunque, ci sarà un netto più alto.
I pensionati che trarranno dei benefici dopo l’estate 2023 sono divisi oggi in quattro scaglioni:
L’obiettivo è quello di far scendere a tre la tassazione, rendendo unica la fascia con redditi compresi tra 15.001 e 50.000 euro. Il 27% potrebbe costituire l’aliquota. Ciò significa che è un pochino più elevata per coloro che hanno un reddito incluso tra i 15.001 e i 28.000 euro. Potrebbe essere più bassa di molto per la fascia di reddito compresa tra i 28.001 e i 50.000 euro.
Sostanzialmente, chi percepisce un reddito di 40.000 euro annui, si ritroverà ad avere un extra pari a 100 euro o, nella migliore delle ipotesi, di 120 euro. Un vantaggio dovuto al sistema a tre aliquote in arrivo.
La rivalutazione delle pensioni prevista dal governo Meloni potrebbe penalizzare chi percepisce una pensione di circa 2.100 euro. Invece, i pensionati con un reddito annuale medio alto potrebbero ottenere un aumento ulteriore dell’importo netto, se la riforma Irpef sarà confermata.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…