Con l’estate arriva anche la voglia di mare, ma attenzione! Questo gesto normale e comune può esser causa di guai seri. Sanzione salatissima.
Con l’arrivo della calda stagione inizia anche la pianificazione delle nostre vacanze. Le città di mare, in genere, sono le mete preferite da coloro i quali desiderano prendersi una pausa dal lavoro e dalla routine quotidiana, per fare il pieno di divertimento e vitamina D.
Un comune gesto compiuto senza pensarci sulle spiagge italiane, però, potrebbe farci incorrere nel rischio di essere sanzionati, con il conseguente pagamento di una multa superiore ai 1000€. Ecco di che cosa si tratta.
Regole in spiaggia: il gesto che potrebbe costarci caro
Quanti di noi, in passato, in maniera del tutto spontanea, abbiamo setacciato le spiagge italiane in cerca di conchiglie, ciottoli e qualsiasi altro materiale che potesse completare la nostra collezione di oggetti marini? Ebbene, tutto ciò è severamente vietato, così come è scritto nel Codice della Navigazione.
L’articolo 1162, infatti, recita la seguente indicazione: “Chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna […] è punito con l’arresto fino a due mesi ovvero con l’ammenda fino a lire mille”.
Successivamente, il decreto legislativo 507/1999 ha sostituito le sanzioni penali con una sanzione amministrativa la quale, con il vecchio conio, comprendeva il pagamento di una multa la cui cifra poteva essere compresa tra un minimo di tre milioni di lire e un massimo di diciotto milioni di lire. Ad oggi, con l’avvento dell’euro, la conversione è pari rispettivamente a 1549,00 e 9296,00 €.
Cos’è il “demanio marittimo”?
Nell’articolo precedentemente citato, dunque, si vieta la raccolta di qualsiasi materiale appartenente al cosiddetto “demanio marittimo“. Ma di cosa si tratta?
La spiegazione completa di tale definizione viene fornita dall’articolo 28 del Codice della Navigazione.
“Fanno parte del demanio marittimo: il lido, la spiaggia, i porti, le rade; le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunicano liberamente col mare; i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo.”
È necessario, dunque, rispettare le regole, e rinunciare a portare con sé dalla spiaggia sabbia, conchiglie e altro materiale marino. Questo non solo per evitare di essere esposti al pagamento della sanzione, ma anche per salvaguardare l’ambiente da cui siamo circondati.