In busta paga ci saranno 108 euro in più. Una grande fortuna per questi lavoratori italiani: ma chi potrà beneficiarne?
Novità per tutti i lavoratori dipendenti, grazie al taglio del cuneo fiscale. In busta paga ci saranno ben 108 euro in più e i fortunati sono rappresentati da questa categoria in particolare. Il Decreto Lavoro ha potuto regalare non poche soddisfazioni, dando anche risposte inaspettate agli imprenditori oltre che i dipendenti italiani. In un contesto storico critico, sembra che le cose inizino in qualche modo a muoversi. Ma come? Facciamo chiarezza.
Novità dal Decreto Lavoro per i lavoratori
Il Decreto Lavoro ha già dato i suoi frutti. Infatti, come evidenziano le maggiori testate nazionali, il taglio del cuneo fiscale aiuta i redditi più bassi. Un taglio di quattro punti che porta ad un 7% in più sulla busta paga di chi non supera una determinata soglia di reddito.
Da Luglio 2023 verrà applicata anche la riduzione a chi ha una retribuzione sino a 2692 euro, con una percentuale del 6%. Poi ci sono i redditi che non superano i 1.923 euro raggiungendo il 7% sopra menzionato. Ovviamente, viene proposto il meccanismo previsto con la ritenuta contributiva abbattuta a carico dei vari dipendenti delle aziende.
Gli esperti hanno provato a mettere in piedi alcune simulazioni sulle buste paga, grazie all’aiuto di Fondazione Studi Consulenti del lavoro. Da queste è emerso che la riduzione dei vari contributi arriverà ad un 108 euro al mese per i dipendenti. Questa è una cifra dedicata a chi ha un reddito che non supera i 2.692 euro – la soglia massima che da il via all’agevolazione. Ovviamente, in questo caso si parla di risparmio proporzionato in base a tutti gli importi che si troveranno a fine mese.
Busta paga maggiorata: quali sono le novità
Le simulazioni di cui sopra fanno notare di come una retribuzione di 1.500 euro porta ad un risparmio di 60 euro, con una maggiorazione di 75 euro rispetto all’anno precedente. Questo è possibile grazie alla Legge di Bilancio 2023, con le tabelle e i calcoli messi a disposizione dei vari utenti.
Ad alcuni dipendenti, il Governo ha offerto un punto percentuale con la misura prevista già nell’anno 2022. Nel momento in cui si percepisce uno stipendio di 1.000 euro al mese, la riduzione prevista è di 50 euro.
Tutti gli stipendi che arrivano a 1923 euro, sono proiettate alla riduzione massima del 7%. In questo caso si parla di circa 80 euro, con una comparazione delle varie retribuzioni che mettono in campo sino a 96 euro di maggiorazione.
Gli esperti evidenziano che si tratta di un ottimo risultato da prendere in considerazione, con aliquote del 2% applicabili in toto. Ci saranno altre novità? Al momento non è ancora stato concretizzato nulla, anche se il Governo è all’opera per mettere sul tavolo nuove proposte e strumenti a disposizione.