Ci sono delle categorie in particolare che riceveranno 120 euro in meno sullo stipendio di fine mese.
A causa del nuovo taglio inerente il cuneo fiscale e le detrazioni, in tanti avranno una spiacevole sorpresa sulla propria busta paga.
Questo perchè l’aumento non sarà come previsto.È previsto comunque l’aumento della busta paga, ma l’importo risulterà più basso per alcuni. Ecco esattamente quanto si andrà a perdere sul proprio stipendio e chi.
Quando si è parlato di un probabile aumento della busta paga, l’umore è volato in alto e anche le proprie speranze. Al principio questa novità era stata presentata come un notevole aumento della busta paga. Difatti era in previsione un importante incremento dello stipendio di molteplici italiani. Dunque è naturale che in molti si sia acceso un grande sorriso, soprattutto in questo periodo fatto di alti e bassi e di tante spese da sostenere, ma che in realtà non tutti riescono a sostenere.
Nonostante ciò, dopo aver appreso del taglio correlato al cuneo fiscale, si è potuto appurare che l’importo presente nella busta paga non sarà così elevato come era stato stabilito inizialmente.
Ma questo cambiamento ha conseguentemente apportato delle modifiche anche da un altro punto di vista. Infatti in riferimento alla riduzione dei contributi, ci sarà una correlata decadenza riguardante la parte dell’onere deducibile utile.
Quest’ultimo è preso in considerazione con scopi collegati all’abbattimento di quegli importi associati all’imponibile fiscale.
Il significato di tutto ciò è in pratica che con l’incremento della busta paga nel 2023, automaticamente ci sarà pure un aumento inerente la base di calcolo dell’Irpef.
Questo ovviamente causerà pure un cambiamento concernente le detrazioni a livello fiscale. Il risultato finale di tali mutamenti andrà a intaccare quindi l’aumento previsto per le buste paga di molti lavoratori italiani.
Molti ancora per ora non riescono a capire il perchè.
Il processo del funzionamento del cuneo a livello fiscale deve essere approfondito bene, per poter comprendere pienamente i motivi di questi cambiamenti.
Prima di tutto bisogna dire che si tratta di un insieme di imposte che vanno a incidere automaticamente sul costo del lavoro. Questo non soltanto verso i datori di lavoro, ma pure nei confronti dei lavoratori dipendenti.
In riferimento a ciò, il vecchio Governo Draghi mediante la precedente manovra finanziaria, aveva già stabilito un intervento del cuneo fiscale basato sul calo dei costi da parte dei lavoratori.
Seguendo la stessa direzione, pure il Governo attuale diretto dalla Meloni ha continuato a portare avanti dei determinati interventi.
Interventi questi dedicati esclusivamente alle innovazioni riguardanti i tagli del cuneo fiscale sui dipendenti.
Quindi ci sarà un taglio equivalente al 3% per quei redditi con un valore massimo di 25 mila euro. Invece per un reddito compreso tra i 25 mila e i 35 mila euro, la percentuale andrà a corrispondere al 2%.
Insomma sicuramente molti perderanno la voglia di sorridere, ma chi?
Per merito della novità collegata al taglio del cuneo fiscale, ricordiamo dunque che i lavoratori dipendenti potranno avere un aumento all’interno della busta paga.
Dunque diminuendo i contributi che si riconoscono a carico di ogni lavoratore internamente alla busta paga, lo stipendio aumenterà ma di poco.
A tale proposito va detto però che lo stipendio avrà un aumento oppure una diminuzione, in base all’importo lordo mensile.
Pertanto la bella notizia è che sicuramente ci sarà un incremento delle buste paga nel 2023, ma parallelamente ci sarà pure una diminuzione a livello delle detrazioni.
Un esempio pratico per capire bene è questo: chi percepisce uno stipendio minimo di 1.000 o di 1.200 euro, potrà osservare una perdita di 120 euro.
Considerando ciò, quello che agli inizi appariva come un considerevole aumento di stipendio, in realtà corrisponderà a un innalzamento minore, se paragonato a quello programmato al principio.
Ecco perché, come è stato indicato precedentemente, è importante in questi casi prendere come punto di riferimento i vari esempi di busta paga. Così da riuscire a capire nel modo più efficace e chiaro possibile, il motivo per cui lo stipendio non avrà l’aumento previsto agli inizi.
Sulla base di quanto detto sinora è chiaro che non tutto sta andando come si pensava.
Ritornando all’esempio del lavoratore che percepisce uno stipendio di 1000 euro, c’ è da dire che i contributi che vedrà riconoscersi sulla sua busta paga diminueranno, passando da una percentuale del 7,19% ad una del 6,19%.
Questo significa che prima lo stesso lavoratore avrebbe dovuto avere un costo di 71,90 euro in riferimento al cuneo fiscale, ma nell’anno corrente i suoi contributi tenderanno a scendere fino all’importo di 61,90 euro.
Ecco che si avranno delle ripercussioni sotto questo punto di vista.
Il tutto mette in rilievo il fatto che il taglio dei contributi che si ha a casua delle novità del cuneo fiscale non può che andare di pari passo con la diminuzione delle detrazioni.
Ecco che quello che sembrava poter essere un incremento sulla propria busta paga sarà i realtà un aumento più basso del proprio stipendio rispetto a ciò che era stato previsto.
Ricordiamo dunque che l’aumento in busta paga ci sarà, ma non alto come preventivato.
Chi percepisce uno stipendio di 1000 euro mensile perderà sullo stipendio 120 euro a causa del nuovo taglio del cuneo fiscale e anche a causa delle detrazioni.
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