1200 euro di aumento su questi assegni previdenziali INPS: ecco chi beneficerà di questo aumento consistente. Ecco chi sono i fortunati.
A partire dal mese di febbraio 2023 sarà previsto un maxi assegno che sarà accreditato ad una determina categoria di beneficiari del trattamento previdenziale. c’è chi a gennaio non è riuscito a percepire l’assegno pensionistico rivalutato, di conseguenza INPS ha annunciato che gli arretrati ed i conguagli saranno accreditati a partire dal mese di febbraio. A seguito dell’iter lungo e complesso prima di pervenire all’approvazione della Manovra 2023 in data 29 dicembre 2022, l’INPS non è riuscito a calcolare i conguagli e gli arretrati spettanti ai pensionati. In più si sono aggiunte le festività di mezzo e a gennaio alcuni pensionati non sono riusciti a percepire quanto promesso dall’Esecutivo di Centro-Destra.
Ma nulla è perduto dato che a partire dai primissimi giorni del mese di febbraio il cedolino INPS dovrebbe contenere definitivamente i nuovi aumenti, gli arretrati ed i conguagli spettanti. Per una determinata platea di pensionati ci sarà una bella somma da incassare. Già a partire dalla fine del corrente mese accedendo all’area riservata sul sito istituzionale dell’INPS sarà possibile monitorare le voci che compongono il cedolino INPS del mese di febbraio.
Ottime notizie per i pensionati che finalmente potranno vedersi accreditati gli aumenti sugli assegni pensionistici a seguito della rivalutazione monetaria prevista dalla Finanziaria approvata in extremis in data 29 dicembre 2022. Non avendo potuto fare tutti i conti l’Inps entro la data di accredito dell’assegno previdenziale (3 gennaio 2023), molti beneficiari del trattamento previdenziale si sono trovati con l’assegno privo di aumento perequativo. A partire dai primi di febbraio sarà possibile incassare un maxi assegno comprensivo degli aumenti perequativi spettanti.
L’aumento in base al tasso di inflazione sarà di 5,3 punti percentuali dato che le pensioni hanno già beneficiato di un anticipo pari a due punti percentuali nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno 2022.
Gli aumenti spetteranno a tutti i beneficiari degli assegni pensionistici, ma ovviamente saranno decrescenti al crescere dell’importo della pensione.
Inoltre, sarà accreditato il bonus 75 a tutti percettori delle pensioni minime che abbiano compiuto i 75 anni. La pensione minima da 525 euro aumenterà di 75 euro per un importo mensile pari a seicento euro.
A partire dai primi giorni del mese di febbraio 2023, i pensionati potranno vedersi accreditati anche i conguagli e gli arretrati legati alla rivalutazione monetaria. Ma attenzione, perché a ridurre l’importo spettante della pensione è l’incremento delle addizionali regionali e comunali. Ancora una volta il prelievo fiscale va ad erodere l’incremento legato alla perequazione monetaria spettante.
Finalmente a partire dai primi di febbraio i pensionati potranno vedere applicata la rivalutazione monetaria a sette fasce. C’è una categoria di percettori dei trattamenti previdenziali che potrà beneficiare di un aumento pari a 1200 euro.
Chi sono? Sono coloro che nel 2022 incassavano una pensione lorda di importo pari a 2000 euro e nel 2023 incasseranno una pensione lorda pari a 2146 euro. Tenendo conto degli assegni calcolati al netto dall’anno 2022 all’anno 2023, l’importo della pensione passerà da 1591 a 1691 euro, con un incremento mensile pari a 100 euro. Moltiplicando 100 euro di incremento mensile X 12 mensilità si ottiene un aumento di 1200 euro in 365 giorni.
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