Lei, quattoricenne, dice al ragazzo di essere incinta, lui, ventiduenne, le chiede di abortire ma al suo no la uccide senza pensarci su due volte. La tragedia è avvenuta a New York nel gennaio 2013. La ragazza è stata soffocata dal ragazzo perchè di lei e del figlio che portava in grembo, non voleva saperne nulla. Dopo averla uccisa, ne ha bruciato il corpo e lo ha scaricato in un torrente.
Dopo quasi un anno dai fatti, lo scorso primo dicembre Christian Ferdinand è tornato in un aula di tribunale ad ascoltare la sentenza, a testa bassa e con le lacrime agli occhi.
I giudici hanno deciso che il ragazzo è colpevole dell’omicidio di Shaniesha Forbes. Dunque ora rischia 25 anni di carcere.
I due si erano conosciuti da poco e trovati su Facebook. Avevano iniziato a chattare e poi ad uscire insieme.
Sembrava una storia come tante altre, fino a quando la ragazza non ha comunicato al fidanzato di essere incinta. Lui le ha immediatamente chiesto di abortire e lei si è rifiutata. Per Christian l’unica soluzione era sbarazzarsi della ragazza.
Durante l’ennesima lite in pochi giorni, a casa del cugino del ragazzo, Christian l’ha soffocata con un cuscino. Dopo aver bruciato il corpo lo ha gettato in un torrente. I resti del corpo della 14 enne sono stati rinvenuti a Gerritsen Beach, New York. Pochi mesi dopo Christian è stato incastrato dal Dna e dai tabulati telefonici.
Drammaticamente dall’autopsia è emerso che Shaniesha non portava in grembo alcun bambino e non aveva subito un aborto: la gravidanza non c’era mai stata.
Alla lettura della sentenza i parenti della vittima sono scoppiati in lacrime. ‘Spero non veda più la luce del giorno – ha commentato la madre della vittima, Sandra Price – Io non potrò mai più rivedere la mia bambina‘.