Josephine Marie Petritz è scomparsa da Schildow, Brandeburgo, in Germania facendo perdere le sue tracce dal 6 marzo 2015. La polizia, che la sta cercando ovunque, anche fuori dai confini nazionali, è sempre più portata a pensare che la ragazza sia potuta scappare con la complicità dello zio, il fratello della mamma della ragazza, un uomo di 47 anni. A quanto pare tra i due ci sarebbe una relazione che dura da un anno.
La mattina del 6 marzo, il padre della ragazza, Gerhard Petritz ha visto sua figlia per l’ultima volta. Disperato, ha raccontato di avere accompagnato la giovane, come ogni mattina alla stazione di Schildow, alle 6.35. Da lì, la ragazza sarebbe dovuta andare a scuola, ma in realtà non ci è mai arrivata. Il padre ha detto di averla accompagnata con lo sguardo lungo le scale che portano al binario, ma non l’ha vista salire sul treno.
Josephine, racconta chi la conosce, è ritenuta una ragazza tranquilla, affidabile e puntuale. Per questo motivo quando non è tornata a casa alla solita ora, la famiglia si è subito allertata mentre la preoccupazione e la disperazione ora stanno prendendo il sopravvento perché sono giorni che la polizia gira a vuoto senza ottenere indizi.
La ragazza non ha lasciato alcun messaggio, né una lettera, un sms o una e-mail. Insomma nessuno sa cosa possa essere successo, non ha detto quello che aveva in mente. ‘Nessuno sa dove potrebbe essere andata‘, ribadisce il papà della ragazza.
Le ricerche quindi sono estese in tutta l’Unione europea mentre la procura dei Neurippin ha aperto un fascicolo a carico dell’uomo, con l’accusa di abuso sessuale su minori, anche se Dorte Rohrs dall’ufficio stampa della Polizia fa sapere: ‘Non abbiamo il sospetto che la ragazza abbia agito contro la sua volontà. A quanto pare, si tratta di un rapporto di amore da entrambe le parti‘, con il piccolo dettaglio che Josephine Marie Petritz è una minorenne. Per il momento la polizia esclude il suicidio: ‘Non vediamo al momento l’esigenza di setacciare i boschi‘, ha ribadito il portavoce della polizia.