197 in più sul cedolino previdenziale INPS per questi pensionati: ecco chi sono i fortunati che riceveranno un importo maggiorato.
La Manovra 2023 ha confermato l’incremento degli assegni previdenziali INPS a seguito dell’aumento perequativo. Già alla fine dell’anno 2022 i pensionati avevano beneficiato dell’anticipo previdenziale di due punti percentuali, ma a partire dal primo gennaio 2023 gli importi degli assegni pensionistici beneficeranno di un incremento effettivo pari a 5,3 punti percentuali.
Gli importi dei trattamenti previdenziali INPS avrebbero dovuto essere maggiorati a partire dal primo gennaio 2023, ma l’Istituto Nazionale di Previdenziale non è riuscito a calcolare gli assegni secondo il nuovo meccanismo di computo. Di conseguenza, i maxi assegni previdenziali saranno accreditati a partire dal primo di febbraio, quando saranno accreditati anche i conguagli, gli arretrati ed il Bonus 75.
A causa dei tempi stretti dell’approvazione della Manovra 2023 non è stato possibile calcolare gli incrementi perequativi. Con l’accredito del mese di febbraio dovrebbe arrivare il maxi assegno comprendente anche gli arretrati ed il conguaglio. La rivalutazione monetaria dei trattamenti previdenziali INPS non sarà piena per tutti i beneficiari dell’assegno pensionistico. La pensione minima aumenterà da 525 euro a seicento euro per tutti coloro che hanno compiuto i 75 anni. Per gli assegni previdenziali INPS fino a quattro volte il trattamento minimo la rivalutazione è pari al 100% del tasso inflazionistico.
Per i trattamenti previdenziali INPS fino a cinque volte il trattamento minimo è previsto un incremento pari a 6,2 punti percentuali. L’aumento di 3,8 punti percentuali spetta alle pensioni fino a sei volte il minimo, l’incremento perequativo è pari a 3,4% per i trattamenti previdenziali fino ad otto volte il minimo. Per le pensioni fino a dieci volte il trattamento minimo l’aumento degli assegni previdenziali è pari a 2,7 punti percentuali. L’incremento delle pensioni del 2,3% spetta per gli assegni pensionistici oltre le dieci volte il trattamento minimo.
Gli assegni previdenziali a partire dal primo gennaio 2023 sono adeguati alla variazione dei prezzi registrata negli ultimi 12 mesi. La perequazione monetaria consente ai pensionati di non perdere il potere di acquisto e di proteggersi dall’inflazione. Per il corrente anno 2023 l’INPS non è riuscito ad effettuare il calcolo della rivalutazione monetaria delle pensioni.
Pertanto, a partire dai primi giorni di febbraio verrà accreditato il maxi assegno INPS, comprensivo del conguaglio e del pagamento degli importi arretrati. Il bonus 75 spetta solamente ai titolari delle pensioni minime. Oltre agli incrementi perequativi i pensionati potranno verificare dal cedolino INPS che le addizionali regionali e comunali sono lievemente incrementate.
Chi percepisce un trattamento previdenziale di importo compreso tra oltre 4 e fino a cinque volte il trattamento minimo, di importo compreso tra i 2101 e i 2626 euro, l’indice di perequazione di 85 punti percentuali. L’aumento complessivo varia da un minimo di 130 € a 197 €. Per maggiori dettagli è bene visualizzare il cedolino INPS nell’area riservata del sito istituzionale per monitorare le voci che compongono l’assegno.
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