Jonathan Larson è un diciannovenne che faceva il fattorino presso il Rosebud Restaurant, locale che si trova alla periferia di Chicago. Dopo aver scoperto di avere un tumore al cervello, ha chiesto al datore di lavoro un permesso di sei settimane per potersi curare, dal momento che avrebbe dovuto subire un delicato intervento chirurgico. Il dirigente, senza pensarci due volte lo ha licenziato per dare il suo posto a una persona ‘non problematica’.
La vicenda accaduta a Jonathan Larson ed è emblematica di quanto una malattia, anche grave, possa essere usata per fini discriminatori. Abbiamo conosciuto altri casi simili, e la lista dei dipendenti licenziati poichè malati si allunga periodicamente.
Il giovane ha scoperto di avere un cancro al cervello e alla spina dorsale nel 2010. Per combattere l’ependimoma mixopapillare è impegnato da quattro anni in un processo molto delicato che si spera porti alla guarigione completa. Adesso è il momento dell’intervento, ma la notizia giunta dal datore di lavoro è tragica: ha preferito licenziare il ragazzo per prendere a lavorare una persona ‘sana’ e senza problemi.
Queste sono state le parole del capo al ragazzo che era andato a chiedere un permesso: ‘No, per quella data avrò già assunto un altro fattorino. Sono molto rattristato per quello che ti è successo ma non ti posso aiutare. Molla il lavoro e adesso scusami, ma devo fare altre telefonate‘.
Ora che non ha più il suo lavoro, questo ragazzo dovrà trovare in sè e nella sua famiglia la forza per andare avanti.
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