Samantha Simpson non ci sta con chi chiama il marito ‘ladro di bambini’ e difende il suo amore dagli attacchi di odio sui social. La ragazza americana, che ora ha 19 anni, ha incontrato per la prima volta il suo attuale marito, JR (62 anni), grazie ad amici comuni. All’epoca lei aveva 18 anni e lui 61, e dopo alcuni mesi di conversazione si sono innamorati.
La coppia, come descritto sui tabloid inglesi, si è poi subito fidanzata e ha suggellato la loro relazione sposandosi l’8 gennaio 2018 e ora sta attivamente cercando di avere un figlio.
Dopo che la famiglia di Samantha ha saputo della sua relazione con un uomo così grande ha reagito male, non ha accettato la differenza di età tra i due. Samantha allora ha lasciato la casa dei genitori per trasferirsi in un appartamento a Berryville, Arkansas (Stati Uniti) insieme all’uomo che ama. Circa sei mesi fa i due si sono trasferiti a Wichita, Kansas.
Ma nonostante la serietà con cui prendono la loro relazione, Samantha, che ancora è studentessa, afferma di ricevere continue molestie quotidiane da parte di estranei, che definiscono suo marito un “ladro di bambini”, “pedofilo” oppure le dicono che è suo nonno. Questo la turba, perché gli attacchi sono continui.
“Se stiamo in giro e ci baciamo c’è sempre qualcuno che fa un commento sulla nostra relazione, ed è semplicemente estenuante. Abbiamo già avuto abbastanza difficoltà con le nostre famiglie e gli amici a far accettare la nostra relazione, che quando anche gli estranei dicono la loro diventa troppo. Vogliamo solo che le persone si rendano conto che siamo felicemente sposati e ci amiamo seriamente, gli altri non dovrebbero discriminarci in questo modo”.
Dopo l’incontro con JR, Samantha afferma di essersi immediatamente innamorata di lui a causa del suo aspetto e dei suoi modi da gentiluomo.
“Quando ho visto JR sono stata attratta da quanto fosse ben presentato e dal fatto che fosse un vero gentiluomo. Ho frequentato anche uomini più vicini alla mia età, ma erano molto immaturi e non sapevano come trattare la loro partner. Lui invece sa sempre le parole giuste da dire e mi tratta come una principessa. Vogliamo un figlio, ora, e spero che arriverà il nostro bambino tutte queste critiche si fermeranno, perché non vogliamo allevare un bambino in un ambiente in cui è costretto a sentire insulti cattivi riguardo al padre o alla madre”.
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