Il 2 novembre è un giorno che in Italia è dedicato alla commemorazione dei defunti, festa per la Chiesa ma non per lo Stato.
Fra le tradizioni ci sono quella di recarsi al cimitero ma anche la preparazione di diversi dolci e decorazioni, scopriamo di più.
In Italia questa ricorrenza viene chiamata giorno dei morti e cade appunto il 2 novembre. In tale giorno solitamente ci si reca in visita ai propri cari al cimitero poiché la Chiesa ricorda tutti coloro che non ci sono più.
In effetti si tratta di un giorno festivo, ma non per lo Stato e a meno che non capiti di domenica, si lavora come ogni altro giorno normale.
Sebbene ci sia questa differenza con altre festività come ad esempio quella del primo novembre segnata in rosso sul calendario, in alcune regioni si rispetta questo giorno disponendo la chiusura delle scuole. Questa giornata viene celebrata in maniera diversa, ad esempio in America si fanno grandi festeggiamenti, come d’altronde avviene durante i funerali, vissuti in Italia in maniera molto meno festosa.
Tanti i cibi tradizionali, ad esempio solo in Sicilia ci sono più di 40 tipologie di biscotti che vengono preparati per il 2 novembre.
La tradizione forse più legata alla giornata del 2 novembre è la visita presso il cimitero e ognuno di questi ha orari differenti di apertura, i quali possono essere prolungati, e iniziative che cambiano in base al paese.
Da dove viene esattamente la tradizione di celebrare i cari che non ci sono più? I defunti venivano già ricordati nel Medioevo e il giorno prescelto era la domenica che precede di due settimane l’inizio del periodo di quaresima.
Il giorno dei morti era quindi fissato fra gennaio e febbraio ma è arrivato al 2 novembre in seguito alla scelta di un abate benedettino del monastero di Cluny, in Francia.
Alla fine del X secolo la struttura era più grande della basilica costantiniana ed era molto influente all’interno della Chiesa. Nell’abbazia c’era un abate importante chiamato Sant’Odilone.
Molto devoto alla Madonna, pensò di istituire la commemorazione dei defunti il 2 novembre, suonando le campane funebri dopo i vespri del giorno precedente e offrendo l’eucarestia pro requie omnium defunctorum.
In seguito si mise in viaggio per tutta l’Europa visitando i priorati dell’ordine dei benedettini e appuntando i nomi di coloro che durante l’anno erano morti.
Tornava così a Cluny e pregava per loro, questa è considerata l’origine della commemorazione dei morti, che dal XIV secolo divenne di tutta la Chiesa Cattolica.
Come abbiamo detto una delle tradizioni più seguite in questo giorno è la visita ai cimiteri per portare fiori ai defunti.
Ognuno è libero di portare quelli che preferisce, magari seguendo il gusto dell’amato caro che non c’è più, ma la tradizione italiana vuole dei crisantemi poiché sono i fiori che sbocciano in questo periodo dell’anno. Letteralmente il termine crisantemo significa fiore d’oro ed era già coltivato in Cina molto prima di Cristo.
In Europa si diffuse alla fine del 1700 sempre in Francia, da cui tutto ha avuto origine, ma anche nel nostro Paese e in Inghilterra.
In molti Paesi del mondo simboleggia la vita e la pace, in Giappone addirittura è il fiore nazionale ed è molto utilizzato durante i matrimoni.
Altra tradizione seguita in varia aree italiane è quella dei dolci legati a questa festività. Si tratta di cibo semplice sia nella composizione degli ingredienti che nella preparazione.
Abbiamo diversi biscotti con forme che richiamano a elementi macabri come teschi e ossa, messi al centro della tavola come omaggio ai morti che tornano a fare visita ai parenti.
Al sud c’è anche la frutta di Martorana, un dolce simile al marzapane.
Il 2 novembre viene festeggiato non solo in Italia ma a livello internazionale in maniera diversa, in America ad esempio le tombe vengono addobbate con fiori e molti altri oggetti come bottiglie di alcolici e sigarette.
Fra le usanze più curiose abbiamo quella in Guatemala, dove viene costruito un enorme aquilone all’interno del cimitero e il suo volo è di buon auspicio per chi ha lasciato questa terra.
In Messico si allestiscono altari decorativi in casa perché secondo la tradizione, durante questo giorno i morti tornano a trovare i parenti in vita. Si tratta di una festa colorata in cui si esorcizza la morte, così come possiamo ricordare nel cartone animato a tema Coco, firmato dalla Disney e vincitore di un premio Oscar.
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