Il 20 maggio 2012, un terremoto di magnitudo 5.9 devasta l’Emilia Romagna: il ricordo dell’evento a dieci anni di distanza.
Sono passati dieci anni da quando l’Emilia Romagna fu colpita da un terremoto di magnitudo 5.9 che lasciò un profondo segno sia nel cuore degli abitanti, sia nelle strutture principali colpite dal forte sisma. Ricordiamo insieme il giorno del 20 maggio 2012.
La terra tremò, in Emilia, il 20 maggio 2012 alle 4.03. Un terremoto di magnitudo 5.9 colpì la vita di tante persone, la cui tranquillità fu sconvolta totalmente: Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna, Sant’Agostino, Mirandola e Medolla affrontarono le conseguenze dell’evento naturale che stupì molto la popolazione, visto che – fino a pochi anni prima – la regione era stata considerata non sismica.
In quel doloroso frangente, morirono 28 persone, a causa delle ferite, dei malori e dei crolli che seguirono al terremoto. Anche se il sisma provocò ingenti danni alle persone e alle cose, la popolazione non si piegò e alzò la testa per mettersi in cammino sulla strada della ripresa. Dopo nove giorni, però, il terremoto ritornò a colpire tali territori, con due scosse di magnitudo superiori ai 5, provocando ancora morte e distruzione.
Molti operai ritornarono ai posti di lavoro al fine di riprendere la propria attività e dare un contributo personale per avviare il processo di ricostruzione. I capannoni, però, caddero sulle loro teste, con le due nuove scosse che colpirono i territori a nove giorni di distanza dalla prima scossa.
Capannoni, fabbriche, luoghi di interesse storico e di culto, edifici subirono danni ingenti ed importanti, che si sommarono a un numero di vittime che lievitò di conseguenza a causa delle due ulteriori scosse che aggiunsero altro dolore a quello che già era stato provocato dal primo evento sismico.
La ricostruzione degli edifici e delle strutture danneggiate dai terremoti del 2012 è stata completata, a dieci anni di distanza, anche se all’appello mancano alcune chiese e qualche edificio storico. Per portare avanti tale processo, però, molte persone hanno sacrificato la propria vita, vivendo fuori dalle proprie case e molte realtà economiche hanno subito lo scotto del sisma.
Ciononostante, la comunità si è rinsaldata, anche attraverso attività che riguardano il rispetto dell’ambiente e la lotta alla criminalità organizzata. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha commemorato le vittime del terremoto del 2012, sottolineando, però, come gli abitanti delle terre colpite abbiamo reagito con grande forza agli eventi che hanno vissuto, superando il dramma e tornando più forti di prima.
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