200 mila euro sul conto se possiedi queste vecchissime lire, che valgono davvero tanti soldi. Ecco quali sono.
Per cercare di ottenere un buon beneficio a livello economico, è importante informarsi sul tipo di lira che dispone di un valore maggiore. Si tratta delle 5 lire con l’immagine del delfino o le 10 lire con la spiga? Le vecchie lire possono rappresentare tuttora una buona fonte di guadagno. L’importante in questi casi è disporre delle monete giuste, ovvero quelle che hanno un valore sicuramente superiore. I dettagli circa questo li trovate nel corso dell’articolo. Occhi aperti quindi perché ne leggerete delle belle.
200 mila euro sul conto: l’utilità delle vecchissime lire nei cassetti dei nonni
Come accennato poco fa si parla della possibilità di poter avere sul proprio conto ben 200 mila euro. Ma come?
Controllando nelle dimore dei genitori oppure dei nonni, se si è particolarmente fortunati si possono trovare le monete di vecchie lire che valgono di più. Parliamo, per esempio, delle monete da 5 lire.
Le monete delle 5 lire hanno fatto la loro prima comparsa nel 1807.
In seguito a svariate vicende questa specifica moneta venne coniata di nuovo durante il periodo del primo dopoguerra. In quel periodo l’inflazione risultava praticamente alle stelle e le 5 lire vennero poi coniate con un nuovo formato nel secondo dopoguerra.
Nell’anno 1951 ci fu l’emissione della moneta da 5 lire con l’immagine del delfino sul rovescio. Sul dritto l’immagine riportata rappresentava un timone. La moneta da 5 lire fu coniata fino all’anno 2001, quando poi sopraggiunse l’euro.
Non è avvenuta alcuna coniazione di questi particolari esemplari dal 1957 fin al 1965, invece dal 1999 fino al 2001 si è verificata l’emissione delle monete da collezione.
In relazione all’anno 1951, ci fu l’emanazione della moneta da 10 lire con la spiga presente sul rovescio e l’aratro sul dritto.
L’emissione di tale moneta avvenne fino all’arrivo dell’euro. Le categorie indubbiamente più rare correlate alle monete da 10 lire sono quelle inerenti il periodo di Vittorio Emanuele II e di Vittorio Emanuele III.
Generalmente tutte quelle monete del Regno appartenenti al 1860 e al 1910, si possono andare a rivendere a prezzi decisamente vantaggiosi.
200 mila euro sul conto grazie a vecchissime lire: fondamentale non farsi ingannare
Un aspetto da controllare in questi casi è quello di informarsi su quali sono le monete più rare, tra le 5 lire e le 10 lire.
Le prime coniate oltre 40 milioni di copie, rappresentano quel tipo di moneta che risulta maggiormente divulgato.
Per esempio una moneta equivalente alla Fior di Conio potrebbe disporre di un valore approssimativo di 8 euro. Certamente non si tratta di un valore minimo, considerando la cifra.
In ogni caso per chi desidera un guadagno superiore, in tal caso bisogna rivolgere la propria attenzione alla ricerca di quelle monete da 5 lire, raffiguranti il delfino e appartenenti all’anno 1956.
Queste si sono provvedute a emettere in 400 mila esemplari, con un valore più alto di 2.000 euro.
Su specifici portali come per esempio eBay o Catawiki, le monete corrispondenti alle 5 lire sia del 1951 che del 1954, sono in vendita a delle cifre strabilianti.
Considerate che determinati tipi possono arrivare perfino a un valore di 200 mila euro! Questi sono valori, però, che non devono trarre in inganno, facendo fare degli sbagli sulle reali valutazioni delle monete trovate in casa.
È essenziale farle quindi valutare da esperti presenti nei negozi di numismatica, ricevendo così varie valutazioni che si possono paragonare. Si tratta della forma di valutazione più adeguata, per consentirvi di giungere a un valore corrispondente a quello effettivo.
La moneta che vale in forma maggiore
Adesso è importante capire quale moneta vale di più, tra la 5 lire e la moneta da 10 lire.
Le monete corrispondenti alle 10 lire coniate nel periodo degli anni Cinquanta, se equivalgono alle Fior di Conio, possono avere un valore complessivo di 30 euro.
Una moneta con l’immagine della spiga può permettervi di guadagnare fino a una somma di 70 euro.
Tali tipologie di monete sono ritenute rare, ma per ottenere un incremento del loro valore necessitano di errori di conio.
In questi casi risulta essenziale, dunque, far valutare nel modo più accurato tutte quelle monete da 10 lire appartenenti al 1954 e al 1955.
Queste ultime rappresentano delle particolari annate che potrebbero donare delle piacevoli sorprese.
Le monete emesse in precedenza comunque possono avere un valore superiore. Un esempio concreto può essere quello dell’annata 1947.
Durante il 1947 è avvenuta l’emissione di monete da 10 lire riportanti il cavallo alato e l’immagine del ramoscello d’ulivo.
Si tratta certamente di pezzi rari e, se risultano conservati in uno stato ottimale, possono avere un valore minimo di 4.000 euro fino a raggiungere un massimo di 6.000 euro.
Si tratterebbe indubbiamente di un grande colpo di fortuna.
La moneta di 10 lire del 1946 è ritenuta la moneta più antica della lira italiana, equivalente al valore più elevato proprio perché è difficilmente reperibile.
In ottime condizioni può valere più di 6.000 euro, con un guadagno personale che può cambiare in base alla volontà dei collezionisti di voler pagare di più, pur di inserire la moneta nella loro collezione.
Riflessioni conclusive: cosa abbiamo detto in queste righe
Se siete arrivati fino a questo punto dell’articolo avrete compreso quanto possono valere determinate monete. Nello specifico abbiamo detto che bisogna considerare le monete da 5 lire che raffigurano il delfino e che appartengono all’anno 1956.
Sembra che queste abbiano e possano avere un grande valore e che addirittura alcune possano arrivare a valere 200 mila euro! Ovviamente a tal proposito bisogna ricordare che non bisogna farsi ingannare e che occorre avere gli occhi ben aperti, perché non tutte quelle che troviamo hanno questo valore.
Ecco perché in questi casi è importante ricorrere all’aiuto di esperti che possono davvero aiutarci a capire se siamo in presenza di monete dal valore alto o meno. Solo in tal modi si può avere la certezza o meno di avere tra le mani una vera fortuna o meno.