Il 21 giugno 2017 è il giorno dello skateboard. E Milano è la città fulcro del raduno internazionale degli skaters, il ‘Go skateboard day wild in the street’, che ormai si svolge ogni anno lo stesso giorno, dalla prima edizione del 2004 quando l’evento fu riconosciuto dall’Associazione internazionale degli skaters (Iasc). Acrobazie, adrenalina, competizione: questo attende il pubblico che assisterà agli eventi del 21 giugno. Vediamo quali sono gli appuntamenti da non perdere.
Giorno dello skate: si parte da Milano Centrale
Si comincia con le esibizioni degli skaters alle 15 del 21 giugno 2017. Poi, comincia il percorso vero e proprio. Che muove dalla stazione ferroviaria di Milano Centrale per snodarsi lungo le principali vie del centro meneghino, con chiusura al Parco Lambro. Qui, una pool – ossia una vasca concava a forma di piscina – accoglierà gli stakers provenienti da ogni parte d’Europa. Spettacolo assicurato e colorato per tutta Milano.
Giorno dello skate: quanto costa l’attrezzatura
Sempre più persone si innamorano dello skateboard. Dopo la promozione a scuola, chiedono di averne uno. Nel giorno dello skate, vediamo quanto costa l’attrezzatura e l’abbigliamento per iniziare a praticare questo sport acrobatico. Si va da un minimo di 120 in su, la media si aggira sui 150 euro. Una tavola di qualità di livello professionale, costituita da sette strati, costa da sola 80 euro.
Giorno dello skate: le città degli skateboarder
Giorno dello skate: quali sono in Italia le città che hanno strutture adatte agli skateboarder? Sono soprattutto nel Nord Italia, a cominciare naturalmente da Milano, dove si svolgono praticamente tutti i raduni di skaters, oltre a quello internazionale del 21 giugno. Torino, Roma e Napoli sono le altre città ‘skate-friendly’, ma man mano che si scende verso il Centro e il Sud Italia, diminuisce il numero degli skaters, delle strutture e delle piscine.
Giorno dello skate: è anche una moda
Giorno dello skate, sport molto collegato alla moda del momento. Negli anni ’80 e ’90, seguiva le moda dei gruppi giovanili. I punk facevano quello più aggressivo e saltavano dieci gradini, l’abbigliamento era l’espressione del genere musicale a cui appartenevano i giovani praticanti. Quelli dell’hip hop lo praticavano con camicione e cappellino, rifiutavano il salto lungo e preferivano i muretti bassi.
Al giorno d’oggi, si saltano anche 20 – 30 gradini in un colpo solo e pure i muretti alti. Prima fare skateboard era soprattutto distinguersi gli uni dagli altri. I grange indossavano un certo tipo di scarpe (le Nike). Oggi le differenze non ci sono. Mentre tra i più giovani si affaccia il wayboard, tavola sottile per andare più veloci in città.
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