Ci sono ben 216 euro di aumento per questi lavoratori che potranno beneficiare di qualche soldo in più. Chi sono i fortunati?
È arrivato il 2023 e anche i tanto attesi cambiamenti in corso d’opera da parte del Governo. Con la Manovra di Bilancio confermata, Giorgia Meloni può finalmente dare il via ad una rivoluzione sotto moltissimi campi e categorie, che vanno dalle pensioni sino agli aumenti di stipendio per la maggior parte dei lavoratori. A tal proposito, alcuni di questi potranno ottenere ben 216 euro di aumento già a partire da questo mese di gennaio 2023.
L’Esecutivo di Giorgia Meloni ha fatto un ottimo lavoro in soli due mesi e con l’arrivo del nuovo anno si prospettano novità interessanti. La prima è senza dubbio legata alle pensioni con la suddivisione a sette fasce di reddito differenti. I soggetti che percepiscono un assegno mensile minimo si sono visti aumentare la quota ed è un’ottima notizia per iniziare bene l’anno nuovo.
Non è tutto, infatti secondo il Governo anche l’abbassamento delle tasse era un punto da mettere in pratica. Le imprese con meno tasse da pagare avrebbero potuto adeguare gli stipendi dei loro dipendenti, ed è così che è nato l’accordo per il taglio del cuneo fiscale.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha voluto scrivere un documento dove si evince la differenza tra uno stipendio netto e uno stipendio lordo. Per questo motivo, l’esecutivo è poi andato a lavorare sugli aspetti con un taglio del cuneo in due modi diversi:
Tuttavia, un costo del genere graverà fortemente sulle tasche del Governo ma si spera che tutte le risorse a disposizione possano bastare e aumentare per il 2024.
Se il taglio del cuneo fiscale è da vedere in positivo, ci sono alcuni dipendenti che potranno godere di un aumento di stipendio sin da subito, da gennaio 2023. Il Governo ha ovviamente pensato ad una suddivisione per reddito e coloro che dichiarano di guadagnare dai 10 ai 15mila euro lordi all’anno potrà avere un aumento di 216 euro. Come si arriva a questa cifra? Con l’aumento di 18 euro al mese netti.
L’Istat negli scorsi giorni ha rilasciato un documento molto interessante sull’argomento, evidenziando che il cuneo fiscale grava sugli stipendi al 45%. Gli esperti hanno quindi messo l’accento su come una minore pressione alle aziende sarebbe favorevole per l’aumento degli stipendi, così che i dipendenti possano lavorare e vivere dignitosamente.
Queste sono certamente ottime notizie e nei prossimi mesi non mancheranno gli aggiornamenti sul tema.
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