Il 2023 si prospetta l’anno buono per l’aumento della pensione. Vediamo a chi spettano i 2184 euro in più.
La legge di bilancio entrata in vigore il primo giorno del 2023 e fortemente voluta dal Governo Meloni, prevede degli aumenti per la pensione.
Dopo un anno buio su diversi fronti, non solo su quello della pensione, il 2023 sembra iniziare proponendo una boccata di ossigeno per alcune categorie di lavoratori ed ex lavoratori. In pratica, la tanto chiacchierata legge di Bilancio, fortemente voluta dal Governo Meloni, si prospetta particolarmente magnanima con l’introduzione di alcuni aumenti sulla pensione.
In questo caso, l’aumento mensile sfiora le duecento euro e non può che rendere entusiasti i percettori della pensione. Seppure potrebbe sembrare un aumento da poco, in realtà, nel lungo periodo, può fare davvero la differenza, soprattutto se si pensa che, 182 euro al mese, per 12 mesi, fanno un aumento sostanzioso di 2184 euro.
Un aumento che potrebbe aiutare i pensionati a far fronte agli innumerevoli aumenti che sono iniziati nel 2022. Stiamo parlando dell’aumento dei prezzi di luce e gas, soprattutto a causa del terribile conflitto in Ucraina che sta perdurando anche in queste settimane.
Senza dimenticare i tassi di interesse e quelli dei mutui che non la smettono di aumentare.
L’anno scorso il tasso di inflazione era stato fissato al 7,3%. Gli scostamenti rispetto tra tasso di inflazione previsto e registrato effettivamente, saranno recuperati nel corso del 2023. Ad esempio, se nel 2022 è stato evidenziato che i prezzi sono aumentati del 10%, alcuni pensionati (appartenenti alla fascia sotto quattro volte le pensioni minime) otterranno un conguaglio pari al 2,7%.
Il taglio della rivalutazione delle pensioni è una pratica in vigore da parte dei governi italiani, sin dal 2012. In questo modo, si riduce l’ammontare della perequazione per spendere meno al governo. Ciò si traduce in: quanto devono aumentare stipendi e pensioni per mantenere il passo con il costo della vita.
A partire dal 2023, le pensioni avranno una rivalutazione in misura piena, ovvero al 100% dell’inflazione. Ciò, però, sarà vero soltanto per le pensioni fino a quattro volte quelle minime. Ciò significa circa 2.100 euro lordi. Le pensioni con un importo superiore avranno un taglio progressivo.
La manovra economica è ormai diventata legge sin dal primo giorno del 2023 e, come abbiamo detto, ci sono delle importanti novità che riguardano proprio le pensioni. In particolare, si parla della rivalutazione dei tassi.
In particolare, tali rivalutazioni, per determinate categorie di pensionati, saranno parecchio sostanziose e si tradurranno in aumenti nel cedolino. Un esempio è che, una pensione lorda di 2500 euro, si tradurrà in un aumento mensile lordo pari a 182 euro in più. Ciò significa che, nel lungo periodo, ovvero nell’anno solare, l’aumento arriverà, come abbiamo detto a ben 2184 euro.
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