267 euro di bonus sulle pensioni di luglio per questi beneficiari: ecco chi li otterrà

Per una categoria di pensionati sono in arrivo 267 euro di bonus sulle pensioni di luglio. Andiamo a vedere i dettagli di questo bonus.

Portafoglio
Portafoglio – Nanopress.it

Quest’anno, il numero di pensionati in Italia sarà vicino ai 18 milioni, con proiezioni che indicano che questo numero continuerà a salire.

Il pensionamento è una pietra miliare significativa nella vita di un individuo che ha dedicato anni della propria vita al lavoro diligente, ed è un momento che va giustamente celebrato con i propri cari e gli amici.

È un momento in cui finalmente ci si può riposare e godersi i frutti del proprio lavoro, e per questo motivo è considerato un’occasione importante.

Ogni anno, le persone che si preparano ad andare in pensione nel nostro paese devono navigare attraverso una serie di leggi che spesso cambiano a seconda del partito di governo.

Nel 2023 l’amministrazione Meloni non solo ha prorogato i programmi Ape Sociale e Opzione Donna, ma ha anche istituito una nuova iniziativa: Quota 103.

Inoltre, a partire da luglio, un numero considerevole di pensionati riceverà un aumento inaspettato della pensione, sicuramente una piacevole sorpresa.

267 euro di bonus sulle pensioni di luglio

A partire da luglio, molti pensionati italiani riceveranno un assegno pensionistico più consistente a causa dell’aumento dell’importo dei minimi previdenziali proporzionali all’età del beneficiario.

L’aumento delle pensioni minime è una risposta al tasso di inflazione del 7,3% a partire da gennaio e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2023.

267 euro di bonus
267 euro di bonus-nanopress.it

A partire da gennaio 2024, si prevede che le pensioni aumenteranno ancora una volta. Inoltre, sempre dal prossimo anno in poi verrà reintrodotta la Pensione di Cittadinanza.

Quali sono le cifre di aumento pensioni

I pensionati che in quel momento percepiscono un sussidio mensile inferiore a 563,74 euro riceveranno entrambi gli aumenti di cui sopra.

La rivalutazione in oggetto comporta il frazionamento in due importi distinti. Una maggiorazione dell’1,5% spetta a tutti i pensionati con trattamento minimo e può raggiungere il picco di 572,74 euro.

L’altro aumento del 6,4% riguarda solo coloro che hanno una pensione minima e che hanno superato i 75 anni. Per questi soggetti il ​​trattamento è elevato a 599,82 euro.

A partire da luglio l’INPS pagherà direttamente i pagamenti scaduti, che seguiranno un piano di graduale rivalutazione.

Se il reddito è fino a 1,5 volte la pensione minima Inps, allora i versamenti ammonteranno a 437 euro per chi ha versato i contributi per meno di 15 anni (o 18 anni per chi è un lavoratore autonomo).

Per i soggetti che hanno contribuito tra i 15 ei 25 anni, l’importo richiesto per il contributo è di 546 euro (o tra i 18 ei 28 per chi è un lavoratore autonomo).

Chi invece ha contribuito per più di 25 anni (o 28 anni per i lavoratori autonomi) è tenuto a versare 655 euro per il proprio contributo.

Le cifre esatte del contributo rimangono invariate e devono essere rispettate senza approssimazioni.

Se il reddito di un pensionato è compreso tra 1,5 e 2 volte l’importo minimo della pensione, la corrispondente somma dovuta sarà di 336 euro per i contributi versati da meno di 15 anni (o 18 anni per chi è un lavoratore autonomo).

Stiamo parlando di 420 euro per contributi versati da 15 a 25 anni (o da 18 a 28 anni per i lavoratori autonomi) e di 504 euro per i contributi versati in 25 anni (o 28 anni per i lavoratori autonomi).

A luglio arriva anche la quattordicesima

Effettuando i necessari calcoli, un pensionato potrebbe ricevere fino a 922 euro nel mese di luglio. Questo vale per coloro che hanno più di 75 anni, hanno contribuito per almeno 25 anni e ricevono una pensione minima di 563,74 euro.

Quattordicesima
Quattordicesima-nanopress.it

Il pensionato riceverà automaticamente un aumento di 267,17 euro, oltre a una quattordicesima di 655,00 euro.

Inoltre, nel mese di luglio, verranno erogate le quattordicesime anche per le persone che hanno 64 anni di età e un reddito minore di 1,5 volte il trattamento INPS minimo fino al 2016 oppure fino a 2 volte il trattamento minimo INPS dal 2017.

Impostazioni privacy