Aveva solo 27 anni Gabriel Luiz Dias Da Silva e aveva tutta la vita davanti: aveva, perché è stato trovato morto nell’appartamento del compagno, con cui solo pochi giorni prima era andato a convivere. Attualmente non è chiara né la causa della morte né chi sia il colpevole, ma quello che è certo è che le indagini sono in corso è che ad oggi vi è un solo indagato.
Faceva l’istruttore di fitness e il modello, come testimoniano gli scatti sui suoi profili social, ma adesso la sua vita è stata spezzata all’improvviso. Cos’è successo davvero a Gabriel Luiz Dias Da Silva nelle ore precedenti alla sua morte non è chiaro a nessuno: le ricostruzioni pervenute sono poco chiare, contrastanti, confuse. Ecco perché bisognerà indagare a fondo per poter comprendere cosa sia accaduto realmente.
27 anni e una vita spezzata troppo presto per un motivo che oggi sembra troppo lontano dall’essere conosciuto. Il corpo è disteso sul letto, il torso nudo rivela una serie di tatuaggi, ma nessun segno di violenza. Potrebbe sembrare semplicemente addormentato se non fosse per il sacchetto di plastica che avvolge il suo volto appoggiato sul cuscino. 27 anni, dicevamo, e una vita spezzata per mano non si sa di chi.
Sì, perché Gabriel Luiz Dias Da Silva – questo il nome della vittima, di origini brasiliane – è stato trovato in una stanza che non è davvero la sua. Si trova in un palazzo via Marinetti a Milano, all’interno di quello che però non è il suo appartamento: è di proprietà del suo compagno, Gianclaudio D.B., 71enne con un passato in banca, a cui ha seguito l’apertura di uno studio di consulenza finanziaria, attualmente in pensione.
I due si erano conosciuti nel 2019, ma solo poco prima dell’estate del 2022 – quando l’uomo aveva chiuso definitivamente la sua storia con l’ex compagno, con cui conviveva – la loro relazione era diventata assidua. Finché solo qualche giorno fa i due hanno deciso di andare a convivere, come testimonia anche il mazzo di chiavi in possesso di Gabriel. Poche ore fa, però, la loro storia è finita per sempre.
Prima di andare a convivere con il suo compagno, il 27enne – che lavorava come istruttore di fitness e anche talvolta come modello, come testimoniano i diversi shooting fotografici di cui è stato protagonista nei mesi – viveva in alloggi con altri coinquilini. Scavando a fondo nel suo passato troviamo dei reati in materia di immigrazione e nulla di più.
Cos’è successo durante la notte? Chi è il colpevole di questo omicidio? Qual è stata la precisa dinamica, non essendoci sul corpo della vittima segni di colluttazione? Queste sono le domande a cui gli inquirenti stanno cercando una risposta. Quello che però è certo è che l’amante del 27enne oggi l’unico indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso, ma attualmente è ancora a piede libero.
Tutto ha avuto inizio ieri mattina, quando il 71enne – il cui primo racconto fatto al pm di turno, Simona Ferraiuolo, e ai carabinieri della compagnia Porta Monforte e del Nucleo investigativo però è stato abbastanza confuso – ha trovato il corpo del compagno senza vita. La sera prima, sempre stando alle sue parole, aveva deciso di lasciarlo riposare e così lo aveva lasciato dormire da solo. “Pensavo stesse dormendo”, queste le sue parole davanti al magistrato. Si scoprirà solo dopo poi che in realtà l’uomo sarebbe entrato durante la notte nella stanza del 27enne per spegnere la stufetta elettrica, per poi tornare in sala a causa del troppo caldo e dormire sul divano.
Ma cos’era successo nei giorni precedenti? Dalle ricostruzioni pare che martedì sera, nello stesso appartamento il cui Gabriel è stato trovato morto, abbia avuto luogo un festino a base di sesso e droghe. Non era affatto il primo: già in precedenza la coppia ne avrebbe organizzati altri simili insieme ad alcuni amici.
C’è da aggiungere che i vicini avevano sentito negli ultimi mesi almeno un paio di volte litigare i due conviventi sul pianerottolo, ma questa di certo da sola non basta per essere una prova. Il custode, invece, si è limitato a dire di aver riconosciuto il volto del 27enne perché era stato incaricato di ritirare anche i pacchi a lui indirizzati. Del resto, erano giorni ormai che viveva stabilmente in quello stabile, quindi questo non appare affatto strano.
Secondo l’indagato, in ogni caso, da martedì la coppia è rimasta sempre in casa, ma questa dichiarazione fa acqua da tutte le parti: il custode ha chiaramente affermato di aver visto Gabriel il giorno successivo, cioè mercoledì, rientrare nell’appartamento.
Fatto che sta, in ogni caso, stando al racconto del 71enne, Gabriel il mattino seguente al festino sarebbe stato male e così avrebbe fatto colazione con lui, avrebbe poi preso dei farmaci e sarebbe subito tornato a letto. Dopo quel momento non sarebbero più stati insieme nella stessa stanza.
Le ipotesi oggi sono diverse: potrebbe essersi trattato di un malore, di un gioco erotico finito male oppure di un omicidio. Attualmente dall’appartamento è stato sequestrato del materiale – come ad esempio i cellulari, il computer e così via – che dovrà essere sottoposto a degli esami tecnici. A questi vanno aggiunti i test tossicologici, in seguito ai quali si capirà quali sostanze – tra droghe e farmaci – abbia esattamente assunto Gabriel prima di morire e l’autopsia, che rivelerà la causa del decesso.
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