In arrivo 288 euro in più sullo stipendio di alcuni di voi: ecco chi riceverà il bonus.
Alcuni italiani riceveranno un aumento sul loro stipendio. Si parla di ben 288 euro in più. Vediamo chi ne beneficerà.
Grazie al nuovo Governo si è avuto un cambiamento per quanto riguarda la soglia di reddito dei lavoratori dipendenti.
Questi infatti grazie al taglio del cuneo fiscale al 3% avranno dei benefici.
Si passa infatti dai 20.000 euro iniziali a ben 25000 euro, per un importo di 1923 euro mensili. Stiamo parlando della proroga dei 2% del Governo Draghi a cui è stato aggiunto un altro 1%.
Il taglio del 3% sembra riguardare, nello specifico, circa 15,4 milioni di lavoratori dipendenti. Tra questi, circa 4,2 milioni sono sotto la soglia dei 7.500 euro.
Per chi invece presenta redditi tra i 25.000 e i 35.000 euro e quindi un importo che va dai 1.923 euro ai 2.692 euro mensili la situazione cambia, poiché è prevista la proroga solo del taglio del cuneo fiscale del 2%.
Sia in un caso che nell’altro la retribuzione potrà essere maggiorata nel mese di Dicembre con la tredicesima o di altri ratei se gli importi supplementari mensili sono pagati mensilmente.
Generalmente le aliquote dei contributi pensionistici sono del 33%: il 23,81% è a carico del datore e la restante percentuale a carico di chi lavora.
Volendo semplificare quanto detto i lavoratori che hanno delle retribuzioni fino a 25 mila euro lorde nell’anno corrente dovranno pagare qualcosa in meno in termini percentuali rispetto al 2022.
Nello specifico pagheranno un punto in meno rispetto al 2022 e tre punti in meno rispetto all’anno 2021.
Non cambieranno le cose rispetto al secondo semestre dell’anno scorso per chi possiede dei redditi da dipendenti tra i 25 mila e i 35 mila euro. Anzi si avranno dei benefici sulla propria busta paga e alcuna conseguenza sulla propria pensione. Questo perché sarà lo Stato stesso a coprire i contributi che mancano.
Detto questo va fatta anche un’altra precisazione: la riduzione dei contributi va a incidere su quelli obbligatori che quindi scendono e abbattono l’imponibile fiscale.
Di conseguenza la base del calcolo Irpef aumenterà e questo aumento non potrà che riflettersi sulla detrazione fiscale. Il risultato sarà questo: il netto in busta paga sarà di meno della decontribuzione.
Ecco che con la nuova legge di bilancio 2023 il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori che hanno reddito basso aumenta. Questo perché il Governo ha voluto rendere contenti chi ha giudicato come troppo poco forte l’intervento della prima bozza.
A tal proposito ricordiamo il Decreto legge 115 2022 cd ” Aiuti bis”, che prevedeva per i lavoratori con contratto da dipendenti dei tagli, se si parla delle contribuzioni di previdenziali necessari, del 1,2%, a favore di chi ha un reddito fino a 35mila euro lordi.
Questa misura era aggiuntiva ad altri tagli dei contributi in atto a favore sempre degli stessi lavoratori a partire da gennaio dello 0,8%.
Per quanto riguarda la bozza dell’anno corrente confermata dal Governo Meloni, non si può non fare riferimento a uno sconto in termini contributivi pari all’1% da applicare ai redditi non superiori a 20 mila euro annui.
Con l’emendamento definitivo la soglia del reddito abbiamo visto essere aumentata e consente di beneficiare dello sconto coloro che hanno un reddito sempre da dipendente che non supera i 25 mila euro all’anno lordi. Se pensiamo alla proposta di legge 2023 approvato il 21 Novembre, si può osservare che aumentava al 3% il taglio della quota contributiva a spese dei lavoratori sia del settore pubblico che privato, tranne quelli del settore domestico.
I beneficiari erano dipendenti con una retribuzione al mese di 1.538 euro e 20mila euro all’anno. Con la proposta finale è prevista, come accennato poc’anzi, per la medesima percentuale di sconto una diversa soglia, ovvero una soglia maggiore per 1923 euro mensili e 25mila euro all’anno.
Confermato sono dunque i tagli del 2% sulle contribuzioni che riguardano i compensi retributivi fino a 35mila euro all’anno già in atto per il secondo semestre del 2022.
Come già detto, in entrambi le situazioni le limitazioni d’importo mensili saranno considerati con l’aggiunta del rateo e tredicesima in riferimento all ‘ultimo mese dell’anno.
Detto questo, arriviamo al punto che interessa a noi.
Chi riceverà un aumento di ben 288 euro sul proprio stipendio, secondo i calcoli appena fatti? Saranno i lavoratori che percepiscono redditi di 12.500 euro all’anno. Proprio loro vedranno il loro stipendio aumentare di 288 euro.
Si parla di un importo che è dato dalla somma di 24,06 euro mensili che considerati in un anno, arrivano appunto a 288 euro.
Quindi a seguito del taglio del cuneo fiscale e gli effetti in busta paga, considerando una decontribuzione al 3% fino a 25,000 euro, i percettori di una retribuzione annua lorda di 12,500 euro vedranno un aumento mensile di 24,06 e un aumento annuale di 288,75 euro.
Ovviamente per le altre retribuzioni vi saranno altri aumenti e quindi altri importi mensili e annui.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…