Ci sono ben 323 euro in meno sulla pensione, con tagli dall’INPS che non lasciano indifferenti: è questa la categoria di sfortunati.
Il tema delle pensioni è ancora tra i più complessi di questi tempi, infatti il Governo Meloni sta facendo di tutto per portare la Manovra di Bilancio 2023 ad un punto finale. Tutto questo per permettere ai pensionati di vivere in maniera degna, soprattutto coloro che sino ad oggi hanno percepito un assegno con quota minima che non copre più le spese di ogni mese. Non tutti potranno fare i salti di gioia, infatti ci sono dei pensionati che registreranno una perdita netta di 323 euro.
Rivalutazione pensioni: tra aumenti e perdite
Sappiamo bene che ogni anno le pensioni hanno un aumento, che si traduce in incremento dovuto per legge facendo riferimento all’inflazione dell’anno precedente e i dati rilasciati dall’ISTAT.
Questo vuol dire che la maggior parte dei pensionati potranno valutare un bell’aumento al pari del 7,3% che si andrà ad aggiungere alla quota percepita. La rivoluzione sarà in corso dal 1° gennaio. Per quanto riguarda le pensioni minime, queste avranno un aumento di 38 euro e per i pensionati che percepiscono 1.000 euro al mese si potrà registrare un aumento di circa 52 euro netti. Un evento di questo tipo non capitava da tempo, soprattutto per quanto riguarda la percentuale di rivalutazione che si potrebbe considerare come una delle più alte della storia.
Quando si parla di rivalutazione pensioni si vuole mettere l’accento sui trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica, con una suddivisione in sei fasce di reddito. Due in più degli anni precedenti come da volere del nuovo Governo.
323 euro in meno sulla pensione per questa categoria
Come evidenzia La Stampa, tutto cambia sulle pensioni e le variazioni sul tema ci potranno essere ancora nelle prossime ore. Bisogna infatti tener conto che sino al giorno 30 dicembre 2022 non si avranno conferme in merito.
Ciò che è emerso in queste ultime ore è il fatto che alcuni pensionati potranno godere di una rivalutazione, mentre altri dovranno registrare una perdita anche importante. Il recupero sull’inflazione del 7,3% non è dunque positivo per tutti quanti.
Le pensioni minime avranno sicuramente un ottimo recupero e soprattutto per chi ha 75 anni di età. Tutte le persone che invece non hanno ancora compiuto quegli anni non potranno contare su questo tipo di aumento con un assegno che arriva solo sino a 575 euro.
Ancora peggio per chi prende una pensione da 2.600 euro, con la certezza di avere una perdita di 26 euro circa al mese per un totale di 323 euro all’anno. Sembra poco e invece facendo due conti, i pensionati si ritrovano con questi soldi in meno ogni anno dopo aver raggiunto a fatica l’eta pensionabile. Gli esperti consigliano di verificare il proprio cedolino pensionistico, riferendosi direttamente all’INPS o Caf.
Cambierà ancora tutto quanto? È possibile e non resta che attendere la fine di questo mese e anno.