Una certa categoria di lavoratori pubblici potrebbe ricevere premi e maggiorazioni di 390 euro in busta paga. Ecco di chi si tratta.
In arrivo importanti novità sulla busta paga di alcuni lavoratori delle Amministrazioni Pubbliche. In particolare, si tratta dei dirigenti pubblici, che potranno guadagnare fino a 390 euro in più grazie alle nuove normative sui premi. Vediamo di che si tratta.
I dipendenti della Pubblica Amministrazione potrebbero ricevere dei premi, o retribuzioni di risultato, in busta paga, in relazione alla posizione che ricoprono. Nello specifico, il premio è determinato dalle responsabilità ricoperte, ad esempio dal numero di dipendenti che si gestiscono.
Si tratta quindi di una novità che riguarda i dirigenti della Pubblica Amministrazione. Tra questi, coloro che hanno maggiori responsabilità e gestiscono più dipendenti potranno guadagnare di più rispetto agli altri.
Questa novità nasce dal rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione, che oltre ai premi prevede anche interessanti aumenti sugli stipendi. Tornando ai premi, comunque, non è solo il numero di dipendenti gestiti a determinarne l’assegnazione. I bonus spetteranno, infatti, anche a chi svolge ruoli più delicati e difficili dal punto di vista organizzativo.
L’ARAN e i sindacati stanno procedendo in queste settimane con la discussione per il rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021.
In particolare, i lavoratori interessati dalla questione sono i dirigenti pubblici. Il nuovo accordo dovrebbe portare con sé importanti novità per quanto riguarda aumenti in busta paga e premi di risultato.
Per quanto riguarda gli aumenti, i dirigenti ENAC della Pubblica Amministrazione potrebbero guadagnare fino a 390 euro al mese in più. Si scende di poco per i dirigenti ministeriali di prima fascia, i quali potrebbero percepire 340 euro lordi in più. Gli stessi dirigenti, stavolta di seconda fascia, riceverebbero aumenti fino a 195 euro al mese.
Per comprendere nel dettaglio l’ammontare degli aumenti in busta paga per i dirigenti pubblici, dobbiamo specificare che la loro retribuzione è suddivisa in tre voci: tabellare, posizione e risultato.
Parlando dei dirigenti di prima fascia, questi dovrebbero ricevere 100 euro in più come tabellare per 13 mesi del 2019. Questa cifra si trasforma poi in 130 euro per il 2020 e 170 per il 2021. Per quanto riguarda la posizione, questi dirigenti potrebbero guadagnare fino a 95 euro in più per il 2019 e 170 euro per le tredici mensilità del 2020.
Valori leggermente inferiori per i dirigenti pubblici di seconda fascia, che potrebbero percepire 135 euro in più di tabellare e 60 euro in più di posizione. Per un totale di 195 euro in più al mese.
Ovviamente, insieme agli aumenti, queste categorie di lavoratori riceveranno anche gli arretrati maturati, in base alla nuova normativa, dal 2019 in poi. Per un dirigente di seconda fascia questi arretrati potrebbero ammontare a circa 8.500 euro lordi.
Come accennato, si attendono importanti cambiamenti anche per quanto riguarda la retribuzione di risultato. In particolare, sono attese nuove regole per quanto riguarda i criteri di assegnazione dei premi.
Questi ultimi, infatti, saranno assegnati in base alle responsabilità ricoperte dal dirigente, alla loro complessità e al suo ruolo. Un ulteriore fattore determinante riguarda l’eventuale collegamento della mansione ricoperta al PNNR.
I premi in questione vengono anche definiti “retribuzione di risultato”, proprio perché l’obiettivo è quello di premiare l’operato del singolo lavoratore. La discussione tra ARAN e sindacati mira a stabilire dei criteri di assegnazione dei premi che li differenzia in base a diversi fattori di valutazione.
Tra questi, un fattore che incide fortemente è la delicatezza e complessità degli obiettivi che il dirigente in questione doveva raggiungere. Per questo si considera se le responsabilità del dirigente pubblico da premiare riguardano, ad esempio, il PNNR, che è considerato un obiettivo delicato e complesso.
Pertanto, un dirigente che si occupa di una questione del genere avrà diritto, secondo la nuova normativa, a guadagnare di più. In modo particolare, chi raggiunge risultati considerati più complessi potrà ricevere bonus fino al 30% in più.
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