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3M pagherà 10,3 miliardi di dollari per aver inquinato l’acqua

3M, il colosso industriale americano nato nel 1902, dovrà pagare 10,3 miliardi di dollari per risolvere la causa nei suoi confronti. L’impresa statunitense ha raggiunto questo accordo e dovrà saldare il conto entro 13 anni dando il denaro direttamente alle città e gli Stati coinvolti. L’azienda è accusata di aver contaminato le risorse idriche con prodotti chimici chiamate Pfas, ossia “chimici per sempre” che sono considerati tossici per gli esseri viventi e per l’uomo.

Una persona esegue test all’acqua – Nanopress.it

La 3M non ha ammesso nessuna colpa ma ha specificato che si impegnerà a stanziare il denaro richiesto così che le città coinvolte possano eseguire le operazioni di bonifica e i test necessari per riportare le acque allo stato puro. Attualmente l’azienda è stata coinvolta da circa 4mila azioni legali, tutte con le medesime accuse: inquinamento da Pfas.

3M, colosso americano, pagherà 10,3 miliardi di dollari per aver inquinato l’acqua

3M ha raggiunto un accordo economico di 10,3 miliardi di dollari per risolvere la causa nei suoi confronti, è accusata di aver contaminato l’acqua potabile con prodotti definiti “chimici per sempre” e conosciuto con l’acronimo Pfas.

Questi prodotto venivano utilizzati dal colosso chimico e manufatturiero in ogni ambito dalla schiuma antincendio ai vari rivestimenti antiaderenti.

3M dovrà perciò pagare la somma richiesta in un lasso di tempo ben preciso, avrà 13 anni per saldare la somma e dovrà farlo in tutte le città coinvolte.

Questi soldi serviranno a villaggi e contee ad effettuare le operazioni di pulizia dalle sostanze perfluoroalchiliche e dalle sostanze polifluoroalchiliche presenti nella acque idriche pubblica, verranno inoltre utilizzati per eseguirei test necessari.

La società però non ha ammesso alcuna responsabilità sulla contaminazione, ha affermato solamente che i soldi che darà alle città serviranno appunto alla bonifica che verrà effettuata dai fornitori di acqua che hanno rilevato le sostanze chimiche incriminate.

Al momento l’azienda si trova a confrontarsi con circa 4mila azioni legali che sono state presentate da enti locali e da diversi Stati, tutte accusano il colosso di aver contaminato con l’utilizzo di Pfas.

Specchio d’acqua con industria nello sfondo – Nanopress.it

Cosa sono i “chimici per sempre”

Con il temine “chimici per sempre” o con l’acronimo Pfas vengono identificati tutti gli inquinanti eterni.

Questi inquinanti da oltre 70 anni vengono utilizzati in tutto il mondo soprattutto nelle industrie per poter rendere resistenti all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori alimentari, detergenti e molto altro.

Al momento non ci sono dati certi o studi che riscontrino effettivamente gli effetti e i rischi che portino sulla salute dell’essere umano, ciò che è certo ad oggi è che gli Pfas vengono considerati un rischio tossico ambientale per gli esseri viventi e quindi anche per l’uomo.

Alcuni degli effetti riscontrati sono ad esempio la restrizione della crescita ferale, la comparsa di diabete, tumori, ipertensione, malattie legate alla tiroide, infertilità, colite ulcerosa e anche aumento del colesterolo.

La 3M, azienda multinazionale americana che è presente in tutto il mondo dal 1902 e che opera nel settore industriale, è ritenuta responsabile di aver contaminato le risorse idriche in diversi Stati e località.

Ed è per questo che dovrà dare 10,3 miliardi di dollari alle zone interessate dalla contaminazione, affinché si possa riportare le acque allo stato puro.

Serena Reale

Classe 1989 di Roma, sono mamma, blogger e creatrice di contenuti digitali. Amo creare contenuti di ogni genere dall'editoria alla grafica. Una delle mie più grandi passioni è quella della scrittura che da sempre mi accompagna ed è da sempre lo strumento principale con cui amo esprimermi. Questa mia passione mi ha permesso nel 2013 di avvicinarmi ai blog e di conoscere il mondo digitale ma anche editoriale. Nel tempo ho collaborato a diversi siti, magazine e blog di ogni tematica. Dal 2022 collaboro con Nanopress, dove mi occupo di scrivere articoli di vario contenuto, toccando diversi temi di volta in volta. Ringrazio la redazione per avermi dato questa opportunità che per me è una sfida tutta nuova.

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