Quattro fratellini, tra i 5 e i 13 anni, sono stati trovati morti in Cina da un prozio. I bambini vivevano da soli in un villaggio in una delle province più povere del Paese. I genitori sono lavoratori migranti, hanno lasciato la campagna per lavorare nelle fabbriche in città e ritornano a casa una volta l’anno, non potendosi permettere di portare i bambini con loro. Per questo i piccoli abitavano da soli. Il padre dei bambini era andato a far visita ai piccoli alla fine del mese di febbraio e aveva lasciato nell’abitazione scatolette di carne e pannocchie di granturco. Inoltre ogni mese mandava a casa 700 yuan, corrispondenti a quasi 100 euro.
I bambini, un maschietto e tre femminucce, molto probabilmente si sono suicidati, secondo quanto ha appurato la polizia, che sembra non pensare ad un incidente. I piccoli, infatti, avrebbero bevuto del pesticida. La corsa all’industrializzazione cinese ha duramente messo alla prova negli anni la struttura sociale di molte famiglie. Un terzo dei 60 milioni di bambini abbandonati soffre di depressione.
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