Vediamo alcuni consigli per non rimandare gli impegni. Letteralmente il termine adatto sarebbe quello di “procrastinare”. Un’azione che è stata studiata ampiamente dalla ricerca scientifica e che è risultata essere frutto di una vera e propria tendenza genetica. C’è, infatti, chi tende a rimandare all’infinito degli impegni importanti. Si finisce in questo modo con lo sfruttare soltanto l’ultimo momento e, nonostante ci si renda conto che sarebbe meglio decidersi a darsi da fare, ci si trova impossibilitati nel prendere una decisione e nel darsi una mossa. Come fare? Esistono delle strategie che ci possono aiutare.
1. Iniziare
La prima cosa da fare è quella di provare almeno ad iniziare a svolgere un compito. E’ stato provato scientificamente che la nostra mente si trova molto più in difficoltà nell’affrontare un compito da zero, piuttosto che nel portarne avanti uno già iniziato. Se si inizia a svolgere una cosa, può capitare di entrare in uno stato di ansia legato a un compito non finito e quindi si è maggiormente spinti a sbrigarsi, per finire quello che si è iniziato.
2. Suddividere un impegno
La seconda strategia potrebbe consistere nel suddividere un impegno particolarmente ingombrante in tante piccole parti. In questo modo cambierà la nostra prospettiva, perché possiamo procedere gradualmente passo dopo passo. Operando in questo modo non facciamo altro che ridurre la nostra paura di non farcela. E’ uno di quei “rimedi naturali” per combattere lo stress.
3. Perdonare i fallimenti
Molto importante, nel portare avanti un compito difficile da realizzare, è l’opportunità di essere molto generosi nei confronti di se stessi. Anche se si fallisce una tappa, bisognerebbe sempre perdonarsi, essendo consapevoli che non si tratta di una propria debolezza. Secondo apposite ricerche condotte da questo punto di vista, perdonarsi riuscirebbe a spingere a ricominciare.
4. La motivazione profonda
Nel cercare di portare avanti un compito, bisognerebbe sempre chiedersi perché lo si sta facendo. E’ opportuno, insomma, trovare una motivazione. Quest’ultima può essere anche banale, ma, se riusciamo a trovarne una profonda, saremo molto più incoraggiati ad andare avanti.
5. Eliminare il perfezionismo
Spesso si continua a rimandare un impegno, perché si ha paura di sbagliare, in quanto l’ansia da prestazione ci porta a pensare che tutto dovrebbe essere perfetto. E’ un atteggiamento che non porta a nulla, perché innesca una paura di sbagliare, che ci paralizza. Meglio, dunque, allenare a poco a poco il pensiero, cercando di non pensare ad essere perfetti, ma soltanto a svolgere il compito con consapevolezza.
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