L’effetto dell’inflazione sta avendo ripercussioni su tantissime persone in Italia, tra cui i pensionati che con il solo assegno mensile a volte non riescono ad arrivare a fine mese. Ci sarà però un cambiamento sostanziale a breve, un aumento che farà bene a molte tasche.
Il rincaro dei prezzi, ovvero l’inflazione, è cresciuta tanto nell’ultimo mese, tanto che la situazione economica in Italia comincia ad essere davvero in crisi.
Questo è un problema per molte persone, soprattutto per i pensionati che, secondo i dati rilasciati dall’INPS, sono almeno 2 milioni nel nostro Paese. Una condizione che sta diventando difficile, ma che nei prossimi mesi probabilmente migliorerà, grazie a un aumento degli assegni pensionistici.
Aumento delle pensioni di 500 euro: ecco quando e come
Le pensioni nel 2023 dovrebbero aumentare, grazie all’effetto della rivalutazione dovuta proprio all’inflazione, che in questi ultimi mesi del 2022 sta creando non pochi disagi alla popolazione italiana.
Al momento, le pensioni in particolare sono davvero basse rispetto al rincaro dei prezzi e del costo della vita, ecco perché nel 2023 secondo l’INPS gli assegni previdenziali dovranno avere importi più alti.
Infatti, se nel 2022 la percentuale di rivalutazione è stata dell’1,7%, da gennaio 2023 questa dovrebbe aumentare almeno del 6,8 %, praticamente il triplo.
L’assegno pensionistico sociale, così dovrebbe salire a 561,02 euro, che in un anno sarebbe un aumento pari a quasi 500 euro. Anche se ogni mese la pensione salirà solo di pochi euro, in totale l’aumento non sarà da poco.
Grazie a queste nuove cifre, infatti, i pensionati potranno riuscire ad affrontare gli aumenti dei prezzi, il caro bollette e la vita quotidiana molto meglio, visto che questo aumento potrebbe servire proprio a pagare le bollette di energia e gas.
A chi è destinato l’aumento della pensione
Abbiamo detto, quindi, che ci sarà un aumento considerevole sulle pensioni in Italia, che aiuterà ad affrontare la situazione critica che in Italia molte famiglie stanno affrontando.
Ma a chi è rivolto questo aumento? Parliamo delle pensioni che nel 2023 avranno un importo superiore ai 2000 euro lordi: per la parte dell’assegno mensile compresa tra 2.095,32 e 2.619,15 euro, si avrebbe una rivalutazione del 6,39%, pari al 90% del suddetto 7,1%. E sopra i 2.619,15 euro al mese, la rivalutazione dell’assegno sarebbe del 5,33%, il 75% del 7,1%.
Facciamo un esempio: se il tasso nel 2023 sarà pari al 6,8%, una pensione di 1000 euro aumenterà almeno di 68 euro lordi in più, mentre chi percepisce un assegno di 2000 euro, potrebbe beneficiare di un incremento di 136 euro.
Sembrano cifre piccole, ma in realtà sul totale è un aumento considerevole per i pensionati, che nonostante la situazione critica, potranno affrontare diverse spese a cui adesso non possono sopperire.
Al momento, non c’è nulla di ufficiale in quanto è tutto in divenire, bisogna capire l’andamento dell’inflazione nei prossimi mesi fino a gennaio 2023, per poi capire esattamente come cambierà la situazione per i pensionati italiani.