Un aumento sulla pensione potrebbe arrivare nei prossimi mesi. Vediamo di cosa si tratta e quali sono le date importanti da segnare.
La fine dei calcoli delle rivalutazioni per l’anno in corso porterà l’aumento sulla pensione che erano tanto atteso.
Le prossime settimane si riveleranno particolarmente importanti per l’aumento sulle pensioni tanto attesi dagli ex lavoratori. Si sono ultimati, infatti, i calcoli relativi alle rivalutazioni per il 2023 da parte dell’INPS. Nel cedolino di aprile saranno riconosciuti i nuovi aumenti sulle pensioni. A marzo, infatti, l’ente non aveva fatto in tempo ad ultimare i calcoli. Il tasso di perequazione, ricordiamo, è stato fissato nell’ordine dei 7,3%.
Intanto, il pagamento delle pensioni di aprile inizierà dal 3 marzo con l’addebito sul conto corrente. Poi, in posta, avverrà come di consueto, dal 1 giorno del mese, fino al 6 aprile. Entro oggi, inoltre, si può presentare la domanda per accedere all’Ape Sociale 2023. Si tratta di una prima finestra di scadenza in cui, coloro che ne hanno diritto, potranno fare richiesta. Si tratta di un meccanismo che venne introdotto dalla Legge Fornero prorogato fino a dicembre di quest’anno del Governo Meloni. Potranno beneficiarne i dipendenti pubblici ma anche chi è autonomo con Gestione Separata. Sono previsti, però, dei requisiti.
Ma vediamo a quanto ammonta l’aumento sulla pensione e chi ex lavoratore è coinvolto in questo aumento.
La Legge di Bilancio, fortemente voluta dal Governo Meloni ed entrata in vigore a partire dal 2023. Nel documento sono previste delle migliorie sugli stipendi ma anche sulle pensioni. I pensionati, infatti, in virtù della rivalutazione, potranno ricevere un aumento che si basa sul tasso di perequazione del 7,3%. Un tasso che tiene in considerazione l’aumento dell’inflazione. Il meccanismo funziona a scalare, ciò significa che la percentuale si abbassa quando aumenta l’importo della pensione. Le fasce previste sono sei.
La rivalutazione è automatica e indica la percentuale con cui le pensioni aumenteranno in base alle fasce di reddito. In particolare, saranno coinvolte anche le pensioni più basse di quattro volte il trattamento minimo ovvero pari a a 2.101,52 €. L’adeguamento avverrà al 100%. Si avrà, dunque, un aumento previsto di 525,38 € valido per tutti. Gli over 65, invece, riceveranno 600 €. Chi riceve pensioni più alte, vedrà aumenti minori in base alle nuove aliquote.
Le pensioni, anche questo mese, per essere pagate in posta seguiranno un calendario ben preciso che si basa sui cognomi. Il pagamento per tutti sarà garantito entro una settimana, a partire dal 1 aprile (soltanto la mattina, poiché è sabato) e fino al 7. I pensionati che hanno un cognome con la lettera che va da A a B potranno riscuotere la pensione sabato uno, in mattinata. Lunedì toccherà a coloro che hanno un cognome con la C e la D e così via fino al 7 aprile in cui verranno pagati gli assegni pensionistici a coloro che hanno il cognome che inizia per S o Z.
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