624 euro in più come bonus sullo stipendio di questi lavoratori. Un aumento non per tutti ma per una buona fetta: chi sono i fortunati?
C’è un nuovo aumento degli stipendi per alcuni impiegati, voluto direttamente dal Governo Meloni. Questo 2023 è iniziato in una maniera completamente diversa, con aumenti sulle pensioni e anche sugli stipendi di alcuni soggetti collaboratori statali e non. Nello specifico, ci saranno alcuni lavoratori che potranno avere sino a 624 euro di aumento di stipendio:un bonus per arrivare finalmente a fine mese senza alcuna preoccupazione. Chi sono i fortunati? Scopriamolo subito.
Con la nuova Legge di Bilancio 2023, il Governo ha potuto finalmente mettere il punto su moltissimi argomenti scottanti e aperti. Da una parte le pensioni di fine mese, in particolar modo le minime, dall’altra gli stipendi dei lavoratori pubblici in attesa di aumento.
Come risaputo, questi lavoratori nel mese di dicembre e gennaio hanno potuto ricevere tutti gli arretrati dal 2019 sino al 2022, dopo l’accordo con i sindacati. Per quanto riguarda il 2023, il Governo ha pensato di dare loro un aumento – una tantum – al fine di attendere il nuovo contratto per il 2023 – 2024.
Nello specifico si parla dell’1,5% di aumento per tutte le categorie di aumento di stipendio per tutte le categorie di statali. Questo perché sicuramente le contrattazioni del nuovo contratto avverranno a fine 2023.
In questi ultimi giorni la Ragioneria di Stato ha messo sul tavolo tutte le cifre che sono in tabella, per ogni dipendente e dirigente statale. Ovviamente la percentuale dell’1,5% viene applicata ai vari stipendi percepiti, quindi è normale che la quota non sarà uguale per tutti.
NoiPa ricalcolerà tutte le buste paga in tempi brevi con la formalizzazione di questi aumenti dovuti e voluti dallo Stato Italiano.
Come accennato, gli aumenti vengono applicati man mano sulle quote già percepite per questo non per tutti uguali. Un esempio pratico? Una serie di lavoratori potranno godere dell’aumento di 624 euro dovuto da 52 euro di aumento al mese da moltiplicare per tutto l’anno.
Stiamo parlando delle amministrazioni locali – segretari di tipo A e B – e poi dirigenti scolastici che avranno diritto all’aumento di cui sopra.
Questo è un aumento di stipendio da considerarsi una tantum per tutto l’anno 2023, sino a quando non verrà firmato il nuovo contratto con le quote da percepire. Riepilogando, si applica l’aumento dell’1,5% su ogni stipendio dei dipendenti pubblici, con una quota mensile da moltiplicare per 12 mesi a partire da gennaio 2023 in aggiunta anche della tredicesima.
Una mossa da parte del Governo che è stata accolta, anche se gli statali premono per avere nell’immediato il nuovo contratto invitando i sindacati a trovare un accordo per i nuovi stipendi. Lo Stato ha intanto tamponato in questo modo e le buste paga verranno rielaborate seguendo la nuova misura.
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