La tassazione, in Italia, è un argomento che scotta, sia ai lavoratori sia ai pensionati. Scopriamo insieme, a tal proposito, quali sono le possibili modifiche che potrebbero essere applicate a breve, anche sulle pensioni di reversibilità, di anzianità e di invalidità. Sono previsti fino a 700 € in più in busta paga.
Dal momento in cui si è insediato, il governo Meloni non ha di certo perso tempo, e ha subito iniziato a occuparsi di tutte le questioni che, attualmente, interessano il nostro paese. Sono stati tanti, fino a oggi, gli aiuti messi in campo dallo stato per dare una mano agli italiani. Ma non è di certo finita qui. Entro la fine del mese, infatti, è attesa una nuova riforma del fisco.
Quello economico è un aspetto della vita che riguarda tutti i cittadini, di qualsiasi età, dagli studenti, ai lavoratori, fino ad arrivare ai pensionati. Anche questi ultimi, infatti, pagano le tasse, ma spesso le quote da versare risultano essere troppo elevate. Ciò non può che comportare maggiori preoccupazioni e difficoltà.
Il governo, però, si sta occupando di tale faccenda, e nel prossimo futuro ha intenzione di apportare delle modifiche ai parametri delle aliquote dell’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche). Ecco, dunque, tutto quello che c’è da sapere.
Irpef, come precedentemente accennato, è la tassa sul reddito personale, e il pagamento della stessa avviene in base allo scaglione reddituale di appartenenza. Ad oggi, per chi non lo sapesse, le aliquote associate a ogni fascia di reddito sono le seguenti: 23% per i redditi fino a 15.000 €; 25% per i redditi tra i 15.000 e i 28.000 €; 35% per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 € e, infine, 43% per i redditi oltre ai 50.000 €.
Queste percentuali, ovviamente, vanno a inficiare sui reali guadagni di ognuno, arrecando così non pochi disagi a molti cittadini italiani. La riforma del fisco prevista dal governo Meloni desidera intervenire proprio su questa delicata tematica.
In base ai cambiamenti introdotti nella riforma, infatti, potrebbero cambiare anche le aliquote per il pagamento dell’Irpef, e ciò apporterebbe conseguenze positive a tutti, compresi i percettori di pensioni di reversibilità, di anzianità e invalidità.
Meno tasse e più guadagno: è proprio questo che, a breve, potrebbe accadere con la nuova riforma del fisco del governo Meloni. Le aliquote dell’Irpef, infatti, potrebbero variare, e anche coloro i quali percepiscono tutte le pensioni precedentemente citate riscontrerebbero un aumento sui guadagni netti mensili.
Le ipotesi che potrebbero verificarsi sono diverse: gli scaglioni, innanzitutto, diminuirebbero a tre, e le aliquote sarebbero riadattate alle nuove fasce di reddito. Uno degli scenari possibili è il seguente: 23% per i redditi fino a 15.000 €; 27% per redditi tra 15.000 e 50.000 e, infine, 43% per i redditi oltre ai 50.000 €.
In alternativa, ecco la seconda ipotesi: 23% per i redditi fino a 28.000 €; 33% per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 € sempre aliquota al 43% per i redditi superiori ai 50.000 €. In questo caso specifico, tutte le aliquote subirebbero dei cambiamenti. Coloro i quali percepiscono un reddito annuo di 25.000, ad esempio, risparmierebbero circa 200 € di tasse. Per ciò che concerne i redditi più alti, invece, secondo i nuovi calcoli sarebbero previsti in busta paga circa 700 € in più.
Infine, ecco quale potrebbe essere la terza opzione: aliquota al 23% per i redditi fino ai 15.000 €; 27% per i redditi compresi tra i 15.000 e i 75.000 € e 43% per i redditi superiori ai 75.000 €.
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