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750 euro di multa se fai pipì in questo mare amatissimo in Italia: rischi grosso

Fare pipì in mare potrebbe essere una scelta sbagliata in questo posto particolare, si rischiano multe salatissime. Ecco dove.

Persone al mare – Nanopress.it

Sono tanti gli italiani che amano la Spagna e la scelgono come meta per le loro vacanze estive. Prima di partire, però, occorre accertarsi delle regole e norme vigenti nel Paese in cui ci si reca. Ad esempio, la città spagnola di Vigo, situata nella regione della Galizia, ha introdotto una legge estiva che ha suscitato non poche polemiche: è vietato fare pipì in mare. Coloro che trasgrediscono questa norma rischiano una multa di 750 euro. 

Vietato fare pipì in mare, e non solo

A Vigo è vietato fare pipì in mare. Questa misura, introdotta già la scorsa estate, si inserisce in un più ampio contesto di rinnovamento e regolamentazione della vita dei turisti e dei residenti sulle spiagge spagnole.

L’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza complessiva e proteggere l’ambiente marino. Per far questo, le autorità di Vigo hanno adottato diverse misure per preservare la pulizia delle spiagge e incentivare uno stile di vita sano tra i visitatori.

Fare pipì in mare – Nanopress.it

Oltre al divieto di fare pipì in mare, infatti, sono state introdotte altre norme riguardanti l’utilizzo di prodotti chimici come shampoo e bagnoschiuma, il lavaggio di utensili da cucina in mare e persino il divieto di fumo sulle spiagge. Quest’ultima restrizione mira a prevenire l’abbandono di mozziconi di sigarette, che possono contaminare l’ambiente marino.

Vigo non è l’unico comune della Galizia ad adottare una linea dura per la tutela delle spiagge. Ad esempio, a Mino i nuotatori e i bagnanti hanno la priorità, mentre la pratica di sport acquatici è consentita solo fino alle 10 del mattino.

Inoltre, a San Pedro del Pinatar, in Murcia, è vietato fare pipì in mare già dal 2017. Oltre alla pipì, sono proibiti il nudismo, l’abbandono di asciugamani o ombrelloni in spiaggia e l’uso di racchettoni. In queste località, chiunque si aggiri senza costume o non copra le parti intime rischia multe fino a 750 euro.

Le multe aumentano fino a 1.500 euro se si accende un barbecue o un falò in spiaggia. È vietata anche la vendita di cibo o bevande senza la necessaria licenza, con sanzioni che possono arrivare fino a 3.000 euro.

Linea dura per le spiagge in Spagna

La questione delle leggi restrittive per la spiaggia non riguarda solo Vigo e la Galizia, ma si estende a gran parte della Spagna. Ad esempio, in città come Barcellona, Malaga e Palma di Maiorca, è vietato girare per le strade in bikini, con multe che possono arrivare fino a 300 euro.

Vietato girare in bikini – Nanopress.it

Tuttavia, esistono alcune eccezioni, come Cadice, nella zona sud-occidentale della Spagna, dove è stato eliminato il divieto di spogliarsi su determinate spiagge. Pertanto, attualmente i nudisti possono frequentare tutte le spiagge di questa località.

Fare pipì in mare è dannoso?

Ma veniamo alla domanda che tutti ci siamo posti almeno una volta, soprattutto davanti a notizie come questa: cosa succede quando si fa pipì in mare? È dannoso per l’ambiente o no? La risposta dipende da diversi fattori.

In generale, l’urina umana è costituita principalmente da acqua, sali minerali e sostanze organiche come l’urea. Quando viene rilasciata in mare in quantità limitate, l’urina si diluisce rapidamente e i suoi effetti sull’ecosistema marino sono minimi.

Tuttavia, se numerose persone fanno pipì in mare nella stessa area, la concentrazione di sostanze organiche potrebbe aumentare e influenzare la qualità dell’acqua. Ciò potrebbe portare alla proliferazione di alghe nocive o influire negativamente sui delicati equilibri dell’ecosistema marino.

Ragazza al mare – Nanopress.it

Inoltre, l’urina può contenere tracce di farmaci, prodotti chimici e altre sostanze inquinanti che possono avere effetti negativi sulla fauna marina. Pertanto, sebbene l’urina in sé non sia dannosa, è importante considerare l’impatto cumulativo che può avere sulla qualità dell’acqua e sull’ecosistema marino.

Per questo, in linea generale, è importante ricordare che rispettare le norme e adottare comportamenti responsabili può contribuire a preservare la bellezza e la salubrità delle spiagge in tutto il mondo, sia per noi che per le generazioni future.

Asia Paparella

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