768 euro in più sullo stipendio di questi italiani: con il taglio del cuneo fiscale anche per il 2023 i lavoratori italiani potranno beneficiare della riduzione del carico fiscale.
Da gennaio 2023 via all’adeguamento dello stipendio di determinate categorie di lavoratori e via al taglio del cuneo fiscale. Anche per il corrente anno, la Manovra approvata dal Governo Meloni ha confermato l’esonero dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti italiani. Anche lo scorso anno con il precedente Governo di Mario Draghi la riduzione era passata da poco meno dell’1% al due % da luglio a fine dicembre 2022.
L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha proseguito nella stessa direzione imboccata dal precedente Premier. Il taglio del cuneo fiscale rinnovato dalla Finanziaria 2023 ha l’obiettivo di ridurre le trattenute nello stipendio a carico dei lavoratori, con il conseguente incremento dell’importo netto percepito.
Taglio cuneo fiscale 2023: le due aliquote
La Manovra 2023 del Governo Meloni prevede due differenti aliquote, che consentiranno di aumentare l’importo della retribuzione imponibile del dipendente.
Le differenti aliquote applicate saranno:
- 3% per le retribuzioni imponibili di importo non superiore a 1923 euro, compresa la tredicesima mensilità,
- 2% per le retribuzioni imponibili di importo compreso tra i 1924 euro e i 2692 euro, compresa la tredicesima.
Taglio Cuneo Fiscale ed aumento stipendi 2023: come verificare?
Per verificare l’effettiva applicazione della riduzione dei contributi previdenziali INPS a carico del dipendente, è necessario controllare la parte centrale del cedolino. Qui sono riportate le voci relative agli straordinari, alle trattenute per sanzioni disciplinari, al lavoro supplementare, ai compensi una tantum, ai premi, alle maggiorazioni ed alle indennità. Nella parte inferiore della busta paga è possibile visionare le trattenute per Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) e quelle per contributi a carico del lavoratore dipendente.
Taglio cuneo fiscale 2023: lo sgravio non è previsto per tutti
Lo sgravio fiscale non spetta ai lavoratori incapienti, ovvero a tutti coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 8200 euro. Il taglio cuneo fiscale al 2% spetta per i redditi fino a 35mila euro e al 3% per i redditi inferiore a 25mila euro, precedentemente il tetto massimo era 20.000 euro. Il Governo ha deciso di aumentare la soglia reddituale in modo tale da allargare la platea di soggetti beneficiari.
Taglio cuneo fiscale 2023: chi avvantaggia?
Questa misura di taglio del cuneo fiscale 2023 prevista dal Governo Meloni avvantaggia tutti i lavoratori dipendenti, eccetto quelli c.d. incapienti. Questa misura è fondamentale per semplificare il sistema tributario e ridurre il carico fiscale a favore dei lavoratori. Chi ha un reddito pari a 35mila euro può beneficiare di un esonero contributivo pari a circa quattrocento euro, ovvero circa 30 euro per tredici mensilità. Per chi ha un reddito fino a 25mila euro potrà beneficiare di uno sconto più sostanzioso.
Taglio cuneo fiscale: 768 euro in più sullo stipendio di questi lavoratori italiani
I lavoratori che hanno un reddito annuale di importo compreso tra i 35mila euro ed i 36.000 euro possono beneficiare di un taglio del cuneo fiscale pari a 64 euro al mese, che moltiplicati per dodici mensilità, restituisce un valore pari a 768 euro in più all’anno.