Ci sono fino a 900 euro in più per questi pensionati che si ritroveranno con questo aumento direttamente sul cedolino.
Ci sono novità interessanti per i pensionati e gli assegni del nuovo mese di febbraio. Le rivalutazioni – come previste da legge vigente – sono state calcolate a partire dal mese di gennaio 2023, ma nei conteggi di febbraio ci sono non poche novità in merito. Una categoria in particolare, si troverà a prendere ben 900 euro in più ed è una somma mai vista prima se non in tempi lontani. Proviamo a fare chiarezza e a vedere chi potrà avere questo aumento?
Pensioni di febbraio 2023: quali sono le novità
Il mese di gennaio 2023 per i pensionati è iniziato con il piede giusto, infatti sono moltissimi coloro che hanno percepito un aumento direttamente sull’assegno. Le quote sono dovute ad arretrati, conguagli e ovviamente la rivalutazione comunicata a fine dell’anno 2022.
Per il mese di febbraio 2023 è previsto un altro aumento, con assegni che potranno godere di una somma molto più alta di quella normalmente percepita. Gli assegni di febbraio 2023 verranno pagati ad inizio mese, sempre con il solito metodo della divisione per iniziale del cognome: un metodo adottato durante il lockdown e restrizioni per la pandemia da Covid, poi mantenute per dare ordine man mano che si rilasciano gli assegni.
Il calendario parte direttamente dal 1° febbraio e si arriva con l’ultima lettera dell’alfabeto al 4 febbraio. Questo vuol dire che entro la prima settimana di febbraio si dovrebbero vedere gli accrediti sul conto corrente o si può procedere al ritiro diretto.
Un metodo che è piaciuto molto non solo alle Poste Italiane, ma anche ai pensionati che trovano meno fila e gestiscono meglio l’attesa.
900 euro di aumento pensioni: chi lo percepisce?
La vera domanda che i pensionati si pongono è: ma di quanto è l’aumento delle pensioni e chi prenderà sino a 900 euro? Prima di tutto è bene precisare che un aumento di questo tipo è dovuto se non c’è ancora stata la rivoluzione sugli assegni a gennaio 2023.
Detto questo, ci saranno degli aumenti suddivisi per fascia di reddito con controllo della quota mensile netta e quella lorda. Come anticipato, in linea generale si parla di una rivoluzione del 7,3% anche se alcuni assegni vedranno un aumento del solo 5,3% considerando l’anticipo del 2% da parte dell’ex Governo Draghi.
Per tutti coloro che percepiscono un assegno mensile lordo di 1.500 euro ci sarà un aumento totale di 900 euro. Come si arriva a questa cifra? L’aumento mensile previsto è di 75 euro da moltiplicare per l’intera annualità. Un’ottima notizia per tutti i pensionati, che attendevano da tempo di poter avere l’aumento sulla quota minima mensile.
Poi ci sono alcuni pensionati che non potranno avere lo stesso trattamento. Si ricorda infatti che la rivaluzione è stata calcolata solo per le pensioni minime, mentre chi percepisce una quota maggiore subirà una leggera perdita annuale.