Sullo stipendio, alcune persone, potranno beneficiare di un bonus extra sullo stipendio. Vediamo come funziona.
Lo stipendio di alcuni soggetti potrebbe beneficiare del bonus Renzi che, nel 2023, subirà alcune modifiche sostanziali.
Stipendio: il piccolo aumento previsto
Il 2023 è iniziato con qualche novità sul fronte dello stipendio e della pensione. In particolare, per quanto riguarda lo stipendio, ci potrebbero essere delle novità sostanziali per quel che riguarda il calcolo del bonus Renzi. Cambierebbero, infatti, le variabili che consentirebbero il calcolo dell’importo spettante agli aventi diritto.
Prima i 100 euro venivano accreditati direttamente sullo stipendio. Oggi, invece, dato che l’Irpef verrà conteggiata con quattro aliquote e scaglioni, ci saranno delle modifiche al bonus.
A cambiare è stata la curva delle detrazioni che ha modificato sostanzialmente gli stipendi di alcuni lavoratori dipendenti. Resta attiva una determinata fascia di lavoratori che nello stipendio continuerà a leggere: trattamento integrativo.
I cambiamenti sul bonus
Quello che veniva chiamato bonus Renzi, nell’anno 2020 e fino alla sua fine, era previsto per 16 milioni di lavoratori dipendenti. Un bonus che, però, vale soltanto per i lavoratori che sono inclusi in una fascia di reddito compresa tra 8.174 e 40mila euro.
Poi, nel 2021 si è assistito ad un cambiamento nell’assegnazione del bonus: 100 euro circa mensili, in più nello stipendio, in qualità di credito Irpef (solo per chi aveva un reddito entro i 28 mila euro). In alternativa, per chi percepiva redditi entro i 40 mila euro, come detrazione. Quest’ultima, era calcolata nell’ordine dei 97/80 euro per i lavoratori dipendenti inclusi nella fascia 28000/35000 euro; da 80 a 0 euro per chi aveva uno stipendio annuale da 35 a 40000 euro.
Con la manovra finanziaria 2022 si è andato a modificare l’Irpef, diventando basata quattro aliquote e non più cinque. A modificarsi è stato il sistema bonus e detrazioni che hanno sì assorbito quello che è chiamato bonus Renzi, senza farlo scomparire completamente.
L’ex bonus Renzi continuerà ad essere accreditato in stipendio ai lavoratori con un reddito al di sopra di quello stabilito come tetto massimo per la no tax area e i 28mila euro. Il bonus, infatti, viene ancora accreditato sullo stipendio di quei lavoratori che percepiscono un reddito entro i 28000 euro ma seguendo delle regole differenti.
I lavoratori dipendenti che percepiscono redditi fino a 15mila euro, continueranno a percepire sul loro stipendio il bonus Renzi, seguendo l’aliquota al 23%. Se i redditi sono più alti di 15mila ma più bassi di 28mila euro lo percepiranno ma che non superi i 1.200 euro. Il bonus verrà corrisposto eseguendo la sottrazione tra somma delle detrazioni e imposta lorda. Tale calcolo penalizza di fatto coloro che sull’imposta lorda, usufruiscono di detrazioni più alte.
Alcuni lavoratori, dunque, percepiranno circa 92 euro extra sullo stipendio ovvero un bonus annuo di 1.100 euro. In ogni caso, il bonus non potrà comunque superare i 1.200 euro totali.