Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha contestato la decisione del governatore De Luca per quanto riguarda la demolizione delle case abusive a Ischia.
Parla di sciacallaggio il M5S riferendosi agli attacchi del Terzo Polo, Verdi e Sinistra per quanto riguarda le sanatorie a Ischia. La tragedia ha riacceso i contrasti in ambito politico e mentre si contano morti e danni, i partiti si scambiano accuse per quanto riguarda le decisioni del governo Conte-Salvini. Il ministro Pichetto è intervenuto per dire la sua.
In queste ore si parla molto della tragedia a Ischia ma parallelamente a questa vicenda si è aperto un altro caso che accende l’interesse pubblico. Parliamo della sanatoria del governo Conte, anche se quasi un istriano su due costruisce illegalmente. Si tratta di un dato da record, basti pensare che da anni ci sono 600 edifici in lista d’attesa per essere abbattuti.
I condoni arrivano da lontano nella storia dell’isola, infatti il penultimo fu quello di Berlusconi 19 anni fa ma non era applicabile a causa del vincolo ambientale. Necessitava di una norma supplementare e la politica locale si è sempre opposta all’abbattimento delle abitazioni irregolari sparse sul territorio.
Nel 2018, ai tempi del condono di Giuseppe Conte, non mancarono polemiche all’interno del Movimento 5 Stelle e il testo passò per Camera e Senato.
I fatti ci dicono che in quell’anno ci fu una sanatoria dopo il disastro del ponte Morandi di Genova, che permise di condonare anche le case abusive costruite nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico.
Da qui è nata la polemica perché il M5S respinge le accuse e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha proposto la demolizione delle strutture abusive.
In merito a questa vicenda è intervenuto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto di Forza Italia. Sulla demolizione proposta dal governatore, ha affermato
“io ocnfischerei quello che è abusivo e poi deciderei caso per caso, se si deve demolire o è possibile attuare altre misure”.
La sua è stata una lunga intervista ai microfoni di Rtl 102.5, dove ha contestato la decisione di De Luca, sottolineando che il disastro avvenuto al ponte Morandi è stato sfruttato come veicolo per una sanatorio notevole dell’abusivismo edilizio.
Esprime poi il suo dissenso puntando il dito verso il sindaco:
“in casi come questo, bisognerebbe mettere in prigione il sindaco e tutti coloro che chiudono un occhio e lasciano fare”.
Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti del clima, annunciato nella giornata di ieri dal Consiglio dei ministri, deve essere presentato ufficialmente a giorni. Tale misura è ancora in definizione, ma come precisa il ministro, non avrebbe evitato il disastro a Ischia, evento per cui incolpa coloro che hanno lasciato costruire abitazioni in una zona altamente rischiosa.
“la tragedia si sarebbe potuta evitare se fossero attuate misure di sicurezza che risultano in progettazione da anni. spero che tutti facciano il loro dovere, dal ministro agli amministratori locali”.
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