Simra Ali, una bambina solare e sorridente di 10 anni è morta per una condizione cardiaca che i medici non le avevano diagnosticato, nonostante si fosse presentata al pronto soccorso 3 volte in sole 48 ore. Dall’inchiesta condotta sul caso di Simra, deceduta il 16 marzo dello scorso anno, è emerso che ‘lo staff sanitario dello Sheffield Children’s Hospital ha perso tre opportunità per effettuare gli esami che avrebbero potuto impedire il decesso della bambina’. La piccola è morta per un importante ingrossamento del miocardio dovuto a un’infezione da Parvovirus.
Simra aveva iniziato a stare male il 12 marzo 2017, immediatamente la famiglia l’ha portata al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico di Sheffield: le è stata diagnosticata un’infezione da trazione urinaria ed è stata rispedita a casa, così è successo anche nei due successivi accessi alla struttura avvenuti nel giro di 48 ore. In tutti e tre i casi la piccola è stata dimessa. Secondo il medico legale di Sheffield, Christopher Dorries, si è trattato di ‘tre opportunità mancate per identificare la vera causa e la gravità delle condizioni in cui versava Simra’.
La bambina è poi morta due giorni dopo nella sua casa. Lo zio che era con lei ha tentato di rianimarla nell’attesa che arrivassero i paramedici, ma la piccola è morta poco dopo l’arrivo in ospedale. La causa del decesso è stata una cardiomiopatia dilatativa.
La madre Nighat Farzana ha raccontato: ‘Mi ha chiesto di tornare a casa e l’ho rassicurata che presto l’avremmo fatta. Quella è stata l’ultima volta che ho parlato con mia figlia. Ha detto a sua sorella che amava la sua mamma, poi i suoi occhi hanno cominciato a roteare all’indietro e ha smesso di respirare. Quelle sono state le sue ultime parole’.