Omar Favaro, il minorenne condannato per la famigerata strage di Novi Ligure, torna di nuovo sotto i riflettori, e per i motivi più brutti. L’uomo, ora 40enne, avrebbe minacciato ed abusato della moglie, che alla fine, stanca, avrebbe trovato la forza di separarsi e denunciarlo, a quanto riferisce La Repubblica. I due si sarebbero conosciuti sui social, formando una famiglia, ma la situazione sarebbe iniziata a degenerare durante il periodo del lockdown. Stando ai racconti della donna e del suo nuovo partner, pure quest’ultimo sarebbe stato oggetto di minacce da parte di Favaro.
Dopo 22 anni dalla famigerata e tristemente nota strage di Novi Ligure, Omar Favaro torna ad avere a che fare con la legge. L’assassino, assieme ad Erika De Nardo, della madre e del fratellino della giovane, torna ad avere guai con la giustizia. In questo caso, per reati legati alla violenza domestica. Si tratta naturalmente di ipotesi, siccome non c’è ancora una condanna appurata. Favaro avrebbe minacciato e abusato dell’ex moglie. Proprio quest’ultima, conosciuta sui social e dalla quale ha avuto una figlia, lo avrebbe denunciato, dando il via al processo a suo carico. A riferirlo, La Repubblica. La pratica è ora affidata al Tribunale del Riesame.
Un delitto, quello di Novi Ligure, che è ancora oggi ben presente nella mente di molti cittadini italiani che, 22 anni fa, rimasero sconvolti da quella che sembrava dovesse essere una rapina e si rivelò invece un omicidio a sangue freddo pensato da due adolescenti. Una tragedia in cui persero la vita la 41enne Susy e il figlio di 11 anni Gianluca, madre e fratello proprio di una dei due assassini, Erika De Nardo.
Da anni i due baby killer hanno finito di scontare la loro pena, e sono oggi liberi, ma uno dei due, a sorpresa, torna sotto i riflettori sempre per una vicenda giudiziaria. Omar Favaro, fidanzato e partecipante nell’orribile delitto del 2001, è ora imputato in un processo che lo vede protagonista per possibili abusi fisici e verbali sulla sua ex moglie e la figlia.
“Ti sfregio la faccia con l’acido, ti mando su una sedia a rotelle, ti faccio la festa, non esci viva da qui” avrebbe detto Favaro all’ex compagna, come da lei testimoniato, intimandola, inoltre, di non dire nulla sulle violenze, come riferito da La Repubblica.
La richiesta della Procura di Ivrea circa una misura cautelare per Omar, tuttavia, è stata respinta dal giudice, che non l’ha ritenuta opportuna, in quanto essendo ormai la coppia separata, non ci sarebbero pericoli imminenti.
Una decisione, tuttavia, su cui non si sono trovati assolutamente d’accordo il pm e la procuratrice di Ivrea Gabriella Viglione, che hanno scelto di ricorrere in appello, dando quindi l’ultima parola al Tribunale per il Riesame di Torino.
“Il suo passato non c’entra ma continua a perseguitarlo e non deve essere strumentalizzato come invece si sta cercando di fare in una vicenda che guarda caso nasce proprio durante una causa di separazione dove è in discussione l’affidamento della figlia” ha dichiarato il legale storico di Favaro, Lorenzo Repetti.
“Omar ha appreso solo ora di queste imputazioni totalmente infondate. A febbraio una perizia del giudice civile ha confermato la sua capacità genitoriale. A marzo è finito di nuovo sotto accusa” ha poi aggiunto l’avvocato.
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