A 28 anni fa sesso con una bambina di 11, ma non è stupro: ‘Lei era consenziente’

violenza

Polemiche di fuoco in Francia dove un 28enne dovrà affrontare un processo per aver fatto sesso con una bambina di 11 anni con l’accusa non di stupro ma “solo” di abusi sessuali. Secondo quanto riporta la stampa francese, il caso è arrivato in tribunale a Pontoise, in Val-d’Oise, il 26 settembre ma il giudice ha rinviato l’udienza al 13 febbraio 2018 su richiesta del Procuratore. Il capo d’accusa nei suoi confronti al momento rimane abusi sessuali su minori, reato che, per la legge francese, è diverso dallo stupro e che si ha quando una persona ha rapporti sessuali con un minore di 15 anni (età del consenso) senza esercitare violenza, coercizione, minaccia o sorpresa. Questo reato è punito con cinque anni di reclusione e una multa di 75mila euro. “La bambina era paralizzata dalla paura e non in grado di difendersi”, ha ribattuto l’avvocato della famiglia.

Il legale che segue la piccola si è opposta alla formulazione del capo di accusa. “È assolutamente scandaloso dover assistere un dibattito giuridico sul consenso di una bambina di 11 anni,” ha tuonato dalle pagine de Le Parisien Carine Diebolt, l’avvocato della piccola, che sta lavorando per modificare l’accusa in stupro.

Il legale ha spiegato alla stampa che l’accusa ha derubricato la violenza sessuale perché la bambina avrebbe seguito l’uomo, cosa che avrebbe fatto scattare il consenso. La ricostruzione, fatta dalla piccola ancora sotto shock ai genitori, è diversa: l’uomo l’aveva già avvicinata mentre usciva da scuola e l’avrebbe convinta a seguirlo con la scusa di insegnarle a baciare. Una volta salita nel suo appartamento, il 28enne avrebbe avuto un rapporto sessuale con lei.

Secondo l’avvocato, il caso presenta tutte le caratteristiche per essere processato come stupro: “C’è stata soggezione morale a causa della differenza di età. C’è stata anche la sorpresa perché all’inizio sembrava molto gentile e solo dopo è diventato aggressivo, e c’è stata la minaccia, dicendole di non dire nulla visto che vivevano nella stessa città”, ha chiarito.

Diverso il punto di vista dell’avvocato del 28enne, Marc Goudarzian. A suo dire, occorre distinguere “ciò che è morale da ciò che è contro la legge”, ha dichiarato al quotidiano francese. Come strategia di difesa, il legale ha poi dichiarato che il suo cliente non conosceva l’età della bambina e che credeva avesse 15 anni, età minima per il consenso.

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