[didascalia fornitore=”ansa”]Ospedale San Raffaele[/didascalia]
Una donna di 77 anni gravemente malata di cancro, è morta lo scorso marzo, un fatto ‘consueto’ se non fosse che un medico avrebbe detto al marito, 63enne di origini tunisine, poco prima del decesso: ‘Sua moglie ha 77 anni, è anziana, le basta la vita che ha vissuto’. Sono le parole pronunciate da un’oncologa del San Raffaele, alcuni mesi prima che la donna, malata di cancro dal 2013, morisse. La procura di Milano ha aperto un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti.
La donna era in cura all’ospedale San Raffaele dal 2013: a partire dal 2017 il marito ha presentato diversi esposti e denunce. A settembre dello scorso anno ha presentato un esposto sostenendo che i medici della struttura sanitaria non gli avevano voluto consegnare la cartella clinica della moglie. Sono seguite alcune denunce ai Carabinieri, perché a detta dell’uomo, la moglie stava drasticamente peggiorando ‘a causa del cattivo operato dei medici’.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/mondo/2018/05/03/donne-morte-di-cancro-al-seno-per-un-errore-informatico-lo-scandalo-in-gran-bretagna/208230/” testo=”Donne morte di cancro al seno per un errore informatico: lo scandalo in Gran Bretagna”]
Poi a gennaio 2018 è arrivata come una spada di Damocle, la frase lapidaria dell’oncologa: ‘Sua moglie ha 77 anni, è anziana e le basta la vita che ha vissuto’ e così è scattata l’ennesima denuncia. Il 63enne ha inviato una lettera anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella quale sostiene che la moglie sia stata vittima di un caso di malasanità.
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