A Bologna è stato eseguito un trapianto di rene da sveglia a una paziente di 25 anni

Al Sant’Orsola di Bologna è stato effettuato il primo trapianto di rene in anestesia locale poiché quella totale era impossibile da sostenere a causa di altre patologie della giovane 25 enne ricevente. 

Dottore Antonio Siniscalchi
Dottore Antonio Siniscalchi-Nanopress.it

Una storia complicata ma a lieto fine grazie alla equipe medica del reparto di nefrologia, dialisi e trapianto del Sant’Orsola.

Il racconto dei medici del primo trapianto di rene in anestesia locale

Da oggi il Sant’Orsola di Bologna può vantarsi di essere stat la prima struttura ad aver effettuato con successo un trapianto di rene in anestesia locale. Una storia complicata a causa delle patologie della 25 enne, Veronica, la paziente che ha dovuto subire l’intervento.

“Veronica soffre di fibrosi cistica e il suo quadro clinico è complessivamente difficile, contraddistinto da un’insufficienza respiratoria che rendeva impossibile anche solo ipotizzare l’anestesia generale”.

Queste le parole dichiarate da Gaetano La Manna, direttore Nefrologia, dialisi e trapianto del Sant’Orsola, il quale ha spiegato le ragioni per i quali lui e la sua equipe sono dovuti intervenire per una operazione delicata in anestesia locale.

“Intubare Veronica era impossibile, c’era il rischio di una tracheotomia o serie complicanze respiratorie”.

Queste invece le parole di Antonio Siniscalchi, direttore Terapia intensiva post chirurgica del policlinico, il quale ha raccontato la tenacia e la forza di volontà della paziente, la quale ha tenuto duro sotto un aspetto emotivo, una componente in questi casi da non sottovalutare.

Il racconto di Veronica

Il trapianto di rene effettuato al Sant’Orsola di Bologna ha dato prova di come la scienza non finisce mai di fare passi in avanti, ma come anche spiegato dagli specialisti che hanno preso in carico il caso di Veronica, la medicina ha dimostrato di essere sensibile e professionale, una componente essenziale a cui non si dovrebbe mai sottrarsi.

Rosaria e Veronica
Rosaria e Veronica-Nanopress.it

“Il mio percorso al Sant’Orsola è iniziato grazie al suggerimento del centro fibrosi cistica di Cesena, dopo che ho ricevuto un rifiuto in un altro centro italiano”.

Queste sono state le parole di Veronica, la paziente di 25 anni operata in anestesia locale per ricevere l’organo donatogli dalla mamma Rosaria. Una storia complicata a causa delle altre sue patologie ma che grazie ai medici del Sant’Orsola si è conclusa a lieto fine.

Anche mamma Rosaria è felice di come si sono svolte le cose, la quale anche lei, insieme alla figlia, è riuscita ad affrontare nel migliore dei modi l’intervento, svoltosi poche settimane fa.

Finalmente Veronica può ricominciare a condurre una vita normale come tutte le ragazze della sua età, senza il bisogno di doversi sottoporre a cure e dialisi settimanalmente. Soddisfatto dei risultati raggiunti anche l’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna, Raffaele Donini, il quale si è mostrato soddisfatto per i risultati raggiunti dalla sanità pubblica locale.

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