Un vigile, in provincia di Brescia, per acquistare la cocaina avrebbe truffato alcuni automobilisti facendosi pagare le multe in contanti. I fatti sarebbero avvenuti tra gennaio 2019 e lo scorso aprile per un totale di otto accadimenti.
L’uomo è stato condannato a 9 mesi e 10 giorni e dovrà rispondere dei reati di peculato, appropriazione indebita e falso ideologico.
Una strategia che non adottava sempre ma che al bisogno gli tornava utile. In 3 anni ha truffato 8 persone utilizzando la stessa tecnica: sanzionava gli automobilisti e poi chiedeva loro di pagare in contanti. Denaro che serviva, poi, al vigilie di Brescia per acquistare la cocaina. Truffe il quale bottino ammontavano dai 118 ai 190 euro.
L’uomo, prestava servizio nella polizia locale di Urago d’Oglio ed è stato accusato dei reati di peculato, appropriazione indebita e falso ideologico. L’agente si è presentato al gip per l’interrogatorio di garanzia e ha patteggiato 9 mesi e 10 giorni.
Residente a Romano di Lombardia, comune in provincia di Bergamo, 59 anni compiuti da poco, il vigile è stato raggiunto nella sua abitazione dai carabinieri della stazione di Rudiano, i quali gli hanno notificato la misura dell’interdizione dai pubblici uffici per un anno emessa dal gip su richiesta della procura di Brescia.
Le indagini per incastrare il vigile di Brescia, il quale si faceva pagare in contanti dagli automobilisti sanzionati per comprare la cocaina, sono partite lo scorso agosto dopo che due donne hanno denunciato l’agente ai carabinieri di Rudiano.
Alle forze dell’ordine è stato riferito che il vigile si fosse proposto di fare da tramite tra le donne e un uomo di origini straniere che viveva in affitto in un appartamento di loro proprietà.
Fino a marzo dello scorso anno avrebbe versato il denaro ricavato dall’’affittuario, poi il nulla, è sparito con i soldi delle due sorelle per un totale di 3700 euro di appropriazione indebita.
Da lì, le forze dell’ordine hanno aperto le indagini e hanno scoperto la truffa delle multe per acquistare la cocaina. I reati contestati al sovrintendente della Locale di Urago d’Oglio sono peculato, appropriazione indebita e falso ideologico.
Inoltre, secondo quanto dichiarato dalla procura, l’agente tra il 4 e il 12 settembre 2022, avrebbe utilizzato l’auto di servizio per raggiungere l’abitazione di uno spacciatore ai domiciliari a Martinengo, in provincia di Bergamo per acquistare la sua dose di cocaina.
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