Caro vacanze 2023: Federconsumatori annuncia rincari nel settore alberghiero, nei servizi spiaggia e degli affitti brevi. Ecco cosa ci attende.
Ci sono brutte notizie in arrivo con l’inizio della stagione estiva 2023. Secondo uno studio di Federconsumatori, i rincari colpiscono soprattutto i soggiorni in crociera, aumenteranno le tariffe dei voli aerei e dei servizi spiaggia. Inoltre, l’analisi rivela che due turisti su tre dovrebbe modificare le proprie abitudini di viaggio, oltre a ridurre i tempi di soggiorno. Scopriamo quali sono i risultati dell’analisi condotta dall’Osservatorio Ey Future Travel Behaviours.
Caro vacanze 2023: l’analisi dell’Osservatorio Ey Future Travel Behaviours
L’Osservatorio Ey Future Travel Behaviours ha svolto un’analisi su un campione di 5.000 turisti fra Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Due turisti su tre potrebbero cambiare le abitudini di viaggio e ridurre i tempi di soggiorno. Si stima una riduzione in media da uno a 2 giorni di soggiorno. I viaggiatori faranno i conti con un incremento del budget di circa 800 euro rispetto alla stagione estiva 2022. I rincari più consistenti interesseranno il comparto crocieristico.
Crociere: rincari fino al 21%
Secondo i dati elaborati da Federconsumatori il settore delle crociere subirà un incremento tariffario rispetto all’estate 2022. I crocieristi spenderanno il 21% in più. Per un soggiorno con pensione completa in alta stagione il biglietto della crociera potrebbe arrivare a costare oltre 3.300 euro a persona, ovvero circa 46 punti percentuali in più rispetto alla scorsa stagione estiva.
Anche le bevande incluse nel pacchetto subiranno un rincaro del 20% e anche le escursioni aumenteranno di 13 punti percentuali rispetto all’estate 2022. Lievi incrementi sono previsti per i prezzi dei pacchetti benessere (circa 5 punti %) e per la benzina si spenderà circa tre punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno.
Rincari servizi spiagge: i dati elaborati da Federconsumatori
Federconsumatori ha preso in considerazione una vacanza in una località marittima per un nucleo familiare di 4 componenti, ovvero due adulti e due bambini. La tariffa della formula all-inclusive si attesta a oltre 5.600 euro, con un rincaro di 17 punti percentuali in più rispetto al 2022.
A pesare sulle tasche della famiglia c’è la tariffa per l’albergo: per prenotare due camere doppie in un hotel a 4 stelle è previsto un incremento di oltre 28 punti percentuali. Anche la componente intrattenimento subirà un aumento di 21 punti percentuali e le escursioni aumenteranno del 9%. A subire ulteriori rincari sono le tariffe praticate dagli stabilimenti balneari per il noleggio di ombrelloni, lettini e sdraio.
Lievi rincari per chi sceglie la montagna
Lievi aumenti sono previsti anche per i turisti che sceglieranno di soggiornare in una località di montagna. Per un soggiorno di una settimana in una località montuosa la tariffa sale ad oltre 4.400 euro, con un aumento di 9 punti percentuali rispetto all’estate 2022. A pesare sulle “tasche” degli italiani saranno la tariffa per l’hotel, la componente escursioni ed intrattenimento.
Rincari nel settore alberghiero e degli affitti brevi: i dati dell’ISTAT
A confermare i continui rincari nel settore alberghiero è l’ISTAT, che rivela un trend rialzista di 8 punti percentuali, a prescindere da montagna, città d’arte e mare. Anche per quanto concerne le locazioni brevi, l’Associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab) calcola aumenti compresi tra il 25 e il 30% rispetto all’estate 2022.