A chi spetta l’accesso ai dati digitali dopo la morte di un utente

Chi può accedere ai dati digitali di un parente defunto? Ecco cosa è previsto dalla legge sulla privacy del 2018.

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Computer – Nanopress.it

Chi può accedere ai dati digitali di un utente deceduto? Questa è la domanda che molti familiari ed eredi si pongono nel momento in cui un loro caro viene a mancare. Dal computer allo smartphone, fino ad arrivare al tablet, ci sono tanti file e informazioni che restano custodite e alle quali non sempre è possibile accedere, a meno che non si è stati nominati eredi digitali. In alcuni casi, l’utente – prima del decesso – nomina le persone che vi possono accedere. Ecco cosa prevede la legge sulla privacy del 2018 in merito all’accesso ai dati digitali di un utente scomparso.

Decesso utente e dati digitali: chi vi può accedere?

Quando un utente muore, i suoi dati restano nei dispositivi che ha utilizzato nel corso della propria vita. Che si tratti di un computer, di uno smartphone o di un tablet, non tutti possono accedere informazioni in essi contenute.

Ci sono stati diversi episodi in cui genitori hanno chiesto di poter far accesso al cloud di un figlio deceduto al fine di ricostruirne i ricordi e creare uno spazio della memoria all’interno di quello del dolore che potesse lenire le loro sofferenze e dare loro un po’ di conforto dopo la morte del loro caro.

Non a tutti, però, viene concesso questo permesso, anche se le cose sono cambiate notevolmente, con gli aggiornamenti apportati alla legge della privacy nel 2018, mediante la quale si è dimostrata maggiore sensibilità all’argomento, visto che le richieste, in merito, sono aumentate nel corso degli anni.

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Accesso alle informazioni e divieto da parte del defunto

Il nuovo codice del 2018, nei fatti, permette agli eredi di avere la possibilità, in specifici casi, di accedere ai dati contenuti all’interno di una piattaforma digitale che sono legati al parente defunto.

Ciò, come saprete, avviene già nel caso dell’accesso a conti bancari, dati INPS e quelli a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, pertanto tale diritto è stato esteso, nella misura prevista dalla legge, anche ai dati digitali.

Ciò cambia, qualora la persona deceduta non abbia deciso, quando era ancora in vita, di vietare l’accesso ai propri dati personali dopo la propria scomparsa. In tal caso, gli eredi non potranno consultare i dati conservati dal proprio parente defunto, in quanto quest’ultimo ha esplicitamente negato loro il consenso a questa tipologia di informazioni.

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