Ecco a cosa serve il buco nel filtro delle sigarette. Non tutti i fumatori sapevano che fossero davvero questi i suoi effetti.
Vi sveliamo tutta la verità sul buco nel filtro delle sigarette, presente in molte delle marche considerate leggere. Ecco a cosa serve e soprattutto quali sono i suoi effetti sui fumatori.
Sono tantissimi i fumatori che vorrebbero informarsi maggiormente per conoscere tutte le caratteristiche delle sigarette che fumano. In Italia, in base ai dati reperiti dall’ISTAT, nel 2021 i fumatori erano ben 10 milioni.
Ciò significa che un italiano su 7 fuma. E in questa cifra sono calcolati soltanto i fumatori che hanno 14 anni in su, quando è risaputo che anche i bambini più piccoli talvolta fumino.
Una delle domande che più si pongono gli italiani è relativa al buco nel filtro delle sigarette. In tanti si chiedano a cosa serva, quindi quale sia la sua funzione e quali i suoi effetti. Intanto, dobbiamo dirvi che si chiama “foro di ventilazione” e spesso si trova nei filtri delle sigarette in un numero maggiore a uno.
L’obiettivo di questo filtro è quello di diluire il fumo del tabacco con l’aria, prima che venga aspirato dal soggetto. Ora bisognerebbe chiedersi se fumare sigarette provviste di foro di ventilazione sia la scelta migliore. Ecco che ve lo spieghiamo di seguito.
I buchi nel filtro delle sigarette sono spesso applicati a quelle sigarette categorizzate come “leggere”. Ed è proprio su queste sigarette che l’Ohio State University Comprehensive Cancer Center di Columbus, negli Stati Uniti d’America, ha concentrato i suoi studi.
In base a quanto scoperto dai ricercatori, certi buchi nel filtro delle sigarette sono ben lontani dall’apportare benefici ai fumatori. In base alle ricerche, infatti, sarebbero associati a un maggior rischio di sviluppare malattie.
L’Università suggerisce che sarebbero proprio questi fori di ventilazione a causare malattie ai polmoni: i buchi indurrebbero i soggetti che fumano ad aspirare una quantità maggiore di fumo.
A tal proposito, il direttore della ricerca, Peter Shields, ha affermato che i fori di sfiato di cui i filtri sono provvisti modificano la maniera in cui il tabacco brucia. Produrrebbero così più agenti cancerogeni e permetterebbero al fumo di raggiungere le aree più profonde dei polmoni.
In realtà non si tratterebbe di nulla di nuovo: già negli anni ’70, infatti, le ricerche avevano fatto emergere la pericolosità di questi filtri. Purtroppo, però, le aziende sanitarie si sarebbero mosse con lentezza.
Soltanto in tempi più recenti, infatti, avrebbero eliminato dalle confezioni di sigarette il termine “light“, che risultava piuttosto disorientante. Anche il termine sinonimo “mild” risulta oggi vietato. Nonostante ciò, come sottolineato da Peter Shields, la misura non risulta sufficiente.
Ora c’è chi vorrebbe che questi tipo di sigarette non venissero più prodotti, anche perché attirano i consumatori giovani. Chissà se un giorno verranno eliminate dal mercato e sostituite con altri prodotti meno dannosi per la nostra salute.
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