Sono sempre di più le denunce private che vengono portate sotto gli occhi dei frequentatori dei social network, così come hanno fatto tanti abitanti di Crotone, come il giovane Davide Mellace, che ha deciso di usare Facebook per sensibilizzare l’opinione pubblica a proposito della ”situazione drastica che esiste a Crotone a causa delle scorie tossiche e dei numerosi casi di tumore tra donne, uomini e bambini” che si registrano in quelle zone. E sono i molti che hanno scritto la loro testimonianza sulla pagina Crotone ci mette la faccia.
La campagna di sensibilizzazione fa riferimento all’inquinamento ambientale che sarebbe relativo agli stabilimenti industriali del crotonese, chiusi nel 1995, le cui scorie tossiche continuano a essere presenti nel terreno e nelle acque marine antistanti la città. Ma le scorie di cui parla Davide sono anche quelle usate per la realizzazione di opere nella città calabrese, che sarebbero già oggetto di un’inchiesta da parte della magistratura.
Solo nel 2014, in un’intervista rilasciata a Le Iene dal dottor Francesco Rocca, ex direttore del Dipartimento Prevenzione dell’ASP di Crotone, si veniva a conoscenza che nella zona di Crotone ”I morti a causa tumorale sono in numero superiore rispetto alla media nazionale di un 20-30%, soprattutto per il tumore al polmone, all’utero, alla mammella, al pancreas. E la mortalità infantile ha avuto un incremento del 400% di decessi per leucemia e linfomi”.
Davide Mellace, come altri, ha quindi postato una foto in cui regge un foglio bianco con un messaggio in cui spiega la situazione critica della sua terra e i tanti che si ammalano di cancro. Nella foto pubblicata sulla pagina ”Crotone ci mette la faccia” si legge: ”Mi chiamo Davide Mellace, ho venti anni e sono di Crotone, la Terra dei veleni. Qui la gente si ammala in continuazione di tumore e molta muore, soprattutto bimbi con leucemie. Nella mia famiglia mio padre ha avuto il linfoma di Hodgkin, mia cugina anche, e due anni fa mia madre un tumore al seno. Io sono stanco. Come è stanca la gente crotonese di sentire <>”.
”A Crotone sono stati scaricate illegalmente 350.000 tonnellate di rifiuti tossici. Non se ne può più. Mia madre qualche anno fa ha creato una pagina su Facebook chiamata Crotone ci mette la faccia dove ha postato una sua foto con un cartello in mano con scritto ”Sono Tina, ho 47 e sto lottando. Non voglio che i miei figli si ammalino di tumore”. Da lì a poco la pagina arriva a 19 mila mi piace e tantissime persone pubblicano foto con cartelli in mano ricordando i loro parenti defunti a causa del cancro o parlando in prima persona della loro malattia. Io ho venti anni e ho paura a vivere qui”, ha dichiarato il giovane.
La foto è stata condivisa su Facebook dal gruppo musicale 99 Posse e ha toccato quasi i 60 mila ”mi piace” e ha avuto migliaia di condivisioni, tanto che l’eco è arrivata anche ai media d’informazione.
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