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A El Salvador sono morte 12 persone per la calca allo stadio

Centinaia di agenti delle forze dell’ordine sono a lavoro a El Salvador per evacuare le persone che si sono scontrate allo stadio.

Stadio – Nanopress.it

Teatro della tragedia è lo stadio Cuscatlan, dove si stava disputando il match calcistico fra Alianza e FAS. Il bilancio degli scontri è salito a 12 vittime, questo quanto dichiarato dalla Polizia Civile Nazionale. A darne comunicazione è stato il direttore Mauricio Arriaza.

Sale il bilancio delle vittime a El Salvador

Un evento tragico quello avvenuto in queste ore a El Salvador, dove 12 persone sono rimaste uccise da una scontro allo stadio Cuscatlan che ha coinvolto le tifoserie di Alianza e FAS, le due squadre che erano impegnate nel torneo di calcio locale. Fino a ieri le vittime erano 9, ora ce ne sono altre tre, insieme a tanti feriti, molti in condizioni critiche.

Le prime notizie trapelate parlano di una violenta calca fra i tifosi che cercavano di accedere per assistere al match. Il grande numero di persone ha provocato un vero e proprio ingorgo alle entrate della struttura e ne sono nate anche alcune tensioni e scontri che purtroppo la polizia locale è riuscita ad arginare troppo tardi. Sul posto sono giunti anche i soccorsi perché come dicevamo i feriti sono tanti e ora si trovano negli ospedali di El Salvador.

Proprio da questi ospedali è giunta la notizia odierna che va ad aggiornare negativamente l’iniziale bilancio che parlava di 9 vittime, i cui corpi sono stati rinvenuti nei pressi dello stadio, aggiungendone altre tre decedute successivamente per complicazioni legate ai traumi riportati.

Soccorritori – Nanopress.it

La partita chiaramente è stata sospesa per i disordini che si sono creati mentre i servizi di emergenza evacuavano le persone dallo stadio in un’operazione che ha coinvolto centinaia di militari per ristabilire l’ordine.

Il portavoce del gruppo EMS Comandos de Salvamento, Carlos Fuentes, aveva rilasciato delle dichiarazioni inizialmente, riferendo che le 9 vittime comprendevano sette uomini e due donne. Poche ore dopo la terribile notizia che negli ospedali erano deceduti altri tre feriti e forse ce ne saranno altri perché gli scontri sono stati davvero violenti. Sempre Fuentes, ha parlato in effetti di circa 500 persone bisognose di assistenza per le ferite riportate, di queste un centinaio sono quelle che versano in condizioni particolarmente gravi e quindi sono state subito trasferite negli ospedali nazionali. Il personale medico ha evidenziato segni di asfissia e diversi traumi.

Le televisioni locali hanno trasmesso immagini terribili di feriti stesi sull’erba del campo mentre ricevono cure mediche, intanto i tifosi scampati alla calca agitavano le magliette per fare aria e rianimare coloro che avevano perso i sensi.

Il presidente della massima serie calcistica del Paese, Pedro Hernandez, ha diffuso alcune informazioni preliminari secondo cui la fuga si sarebbe verificata perché il cancello crollato è stato letteralmente preso d’assalto da tifosi che si sono ammassati in quel punto, scavalcandolo fino a farlo cedere e poi riversandosi nei tunnel che conducono alle tribune.

“Una valanga di tifosi che poi è rimasta bloccata in queste vie di accesso dove in poco tempo è mancata l’aria”

ha detto un soccorritore.

Aperta un’indagine

Quanto all’origine dell’incidente, Fuentes ha detto che uno dei cancelli di quello che è chiamato “settore solare” dell’impianto sportivo con una capacità di 35mila persone, è caduto e questo ha fatto sì che i tifosi si accalcassero. I giocatori che si stavano preparando per affrontarsi nell’ambito die quarti di finale del torneo calcistico locale, si sono uniti ai soccorsi per curare i feriti all’interno dello stadio.

Ora è in corso un’indagine per addebitare le responsabilità e tutti son indagati, dalle squadre ai dirigenti, dalla biglietteria all’intera Federazione. Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha scritto su Twitter che chiunque sia giudicato colpevole verrà punito e ha anche espresso solidarietà ai familiari delle vittime.


A fargli eco anche la Federazione salvadoregna che ha dichiarato in un comunicato di deplorare gli eventi, inoltre ha richiesto un rapporto sull’accaduto e darà comunicazione delle informazioni pertinenti il prima possibile.

Le forze dell’ordine si stanno focalizzando in particolare sulla vendita dei biglietti e sulla situazione agli ingressi dello stadio, soprattutto nella zone sud dove appunto il cancello sarebbe stato sfondato dalle tifoserie.

Il calcio salvadoregno è in lutto e terribili sono le immagini che stanno circolando in queste ore sul web però da queste si evince tanta solidarietà e gli stessi calciatori hanno dato il loro contributo per aiutare nelle operazioni di salvataggio.

Gli agenti di polizia e i militari ancora impegnati sul posto sono a lavoro per ricostruire esattamente cosa sia accaduto e per farlo, stanno anche ascoltando alcuni testimoni. È possibile fare ciò con coloro che hanno riportato solo ferite superficiali, ma per avere un quadro completo della situazione saranno importanti anche le parole di coloro che si trovano ancora negli ospedali. Sono ore molto delicate in cui il bilancio potrebbe aggravarsi.


Una storia arrivata a noi questa mattina presto ma che subito ha sconvolto tutti, a partire dai residenti di El Salvador che non riescono ancora a capacitarsi come una partita di calcio possa generare delle vittime. Purtroppo anche la cronaca italiana è piena di fatti simili che nulla hanno a che vedere con lo spirito sportivo e il peggio è che nella maggior parte dei casi gli scontri sono causati volontariamente da tifoserie rivali che fanno interrompere i match per l’aggressività sugli spalti.

In questo caso la calca è stata causata dai disagi nell’entrare nell’impianto sportivo e sul campo, invece di una partita di calcio, è stato allestito un pronto soccorso all’aperto dove tutti coloro che potevano farlo, hanno dato una mano per dare la prima assistenza ai feriti prima del trasferimento in un luogo più idoneo. Le indagini faranno luce sui dettagli ancora misteriosi di questa vicenda.

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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