Afghanistan, i talebani hanno introdotto nuovi divieti per le donne afghane e ora per loro è vietato l’ingresso nei parchi a Kabul.
La situazione delle donne in Afghanistan è complicata e sta via via peggiorando. Il genere femminile rimane emarginato e il governo talebano non ha intenzione di aprirsi a un dialogo in merito alla questione.
La situazione delle donne in Afghanistan non è semplice e sta via via segregando sempre più il genere femminile. Dopo che nell’agosto 2021 i talebani hanno ripreso il controllo del Paese i pochi diritti femminili esistenti sono quasi scomparsi del tutto.
Ciò dipende dal fatto che il regime talebano è strettamente collegato con la Sharia ovvero l’insieme di regole islamiche che vengono fatte rispettare in maniera decisa e che sono molto importanti e radicate per il governo.
Si tratta di norme di comportamento morale ma anche giuridico che limitano soprattutto la libertà femminile.
Per fare un esempio una donna in Afghanistan non può uscire di casa se non accompagnata dal marito o da un membro maschile della propria famiglia. Ma non solo dato che dallo scorso maggio sono anche obbligate a utilizzare il burqa in qualsiasi occasione pubblica.
Uno dei divieti più discussi dalle autorità internazionali è quello di aver chiuso le scuole femminili di secondo grado che corrispondono alle nostre scuole medie e superiori. Privare dell’istruzione le donne è stata una delle prime mosse in programma dei talebani.
Il divario tra uomo e donna sta così aumentando a dismisura e preoccupa molto. L’Afghanistan infatti è un osservato speciale riguardo i diritti femminili anche se è difficile poter intercedere con il governo talebano.
Un nuovo divieto che è entrato in vigore giovedì ha riacceso i riflettori sulla reale condizione femminile in Afghanistan e questo anche alla luce dei ciò che sta accadendo in Iran.
Giovedì nella capitale dell’Afghanistan Kabul è stato introdotto un nuovo divieto per le donne. Attualmente potevano entrare nei parchi pubblico soltanto tre giorni a settimana ovvero domenica lunedì e martedì. Nei restanti quattro spettava invece agli uomini dato che la legge prevede che rimangano divisi gli ingressi di maschi e femmine.
Ora alle donne è vietato completamente l’ingresso e questi riguarda anche i parchi divertimento dove solitamente le famiglie al completo portano i propri figli. La nuova restrizione riguarda soltanto Kabul ma è probabile che venga estesa a tutta la Nazione.
I talebani giustificano il divieto di accesso femminile spiegando che si sono verificate di recente numerose violazioni del codice morale all’interno dei parchi. Tra questi per esempio ingresso multipli sia di uomini che di donne ma soprattutto sembra che molte donne abbiano tolto il velo durante la permanenza nei parchi.
il Ministero per la Prevenzione dei vizi e la Promozione delle virtù ha dichiarato che la decisione è stata raggiunta dopo la verifica del fatto che nei parchi le direttive della sharia non venivano rispettate e quindi i luoghi di tentazione vengono eliminati per le donne.
Una condizione disumana per le donne che non hanno diritto di replica e di parola. Subiscono maltrattamenti e soprusi senza poter dire nulla perché potrebbe costare loro molto caro. Le associazioni internazionali per i diritti delle donne da tempo spingono le autorità mondiali a cercare un dialogo con i talebani.
Non è semplice interagire con l’Afghanistan e soprattutto in merito a questi delicati temi che per i talebani rappresentano regole giuste e ponderate.
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