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A Londra gli autobus vanno a caffè: l’invenzione ecologica che mette in moto la City

[didascalia fornitore=”altro”]Immagine generica/Pixabay[/didascalia]

A Londra gli autobus vanno a caffè. La buona notizia che arriva dalla capitale inglese si chiama B20 ed è un biometano prodotto dalla Bio-Bean con gli scarti dei fondi di caffè che ora servirà ad alimentare gli iconici autobus rossi a due piani. Ideatore del processo è Arthur Kay, 27enne inglese che ha messo a punto un sistema per estrarre olio di caffè dagli scarti: grazie alla collaborazione con Shell, è stato possibile realizzare un biocarburante che può alimentare i bus londinesi senza alcun bisogno di modifiche, utilizzando gli scarti di un prodotto d’uso quotidiano in un modo tutto nuovo.

“Questo è un ottimo esempio di cosa può essere fatto quando si considerano i rifiuti come una risorsa non ancora utilizzata”, ha spiegato Kay. “Abbiamo iniziato nel Regno Unito, ma immaginate cosa potremmo fare in un Paese come l’Italia che consuma più di 39 miliardi di tazze di caffè all’anno. Ripensando l’approccio ai rifiuti in ottica di economia circolare, possiamo creare città più smart e un futuro migliore per tutti”, garantisce.

Il vantaggio del biocarburante a caffè è duplice: da un lato permette di riciclare gli scarti dei fondi di caffè, che verrebbero buttati, dall’altra di produrre un combustibile più ecologico.

A Londra ogni abitante consuma 2,3 tazze di caffè ogni giorno, con una produzione totale di 200mila tonnellate di fondi di caffè all’anno: se buttati in discarica, produrrebbero fino a 126mila tonnellate di CO2 in emissioni. Invece, Bio-bean li raccoglie, andando direttamente nelle grandi catene commerciali e nelle fabbriche; una volta essiccati, vengono lavorati per estrarre l’olio di caffè che, mischiato al gasolio, dà vita a un biocarburante prodotto per il 20% da olio di caffè.

Ad oggi, sono stati prodotti 6mila litri di olio di caffè che, se utilizzati come miscela pura per la componente bio del carburante e mescolato con diesel per formare il B20, potrebbe aiutare ad alimentare l’equivalente di un autobus di Londra per un anno. Grazie alla collaborazione con Shell, il progetto è ora partito, dando a Londra i primi autobus alimentati a caffè.

Lorena Cacace

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