Per il prossimo 3 febbraio 2017 è stato proclamato uno sciopero generale di tutti i dipendenti del Comune di Milano. Questo vuol dire che incroceranno le braccia tutti i lavoratori degli uffici pubblici, dall’anagrafe ai custodi dei musei e dei cimiteri passando per vigili, personale educativo e docenti delle scuole d’infanzia, ecc. I lavoratori, riassumono i sindacati, intendono così protestare contro il sindaco Beppe Sala e la sua giunta che sta lavorando a un nuovo piano occupazionale che prevede più tagli e meno reintegri.
Lo sciopero indetto da diverse sigle sindacali avrà la durata di quattro ore, eccezione fatta per i dipendenti delle scuole d’infanzia e dei nidi comunali, che si asterranno dal lavoro per l’intera giornata. Inoltre, già dal 27 gennaio è stato stabilito il blocco degli straordinari per una durata di un mese (fino al 27 febbraio).
Tutte le sigle sindacali di categoria (Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil, Csa, Diccap Sulpm, Usb, Sial Cobas e la Rsu del Comune) hanno confermato lo stato di agitazione di cui si parlava già a dicembre scorso, denunciando una “risposta insufficiente” da parte dell’amministrazione riguardo il nuovo piano assunzioni.
A scatenare la protesta dei dipendenti è stata, nello specifico, l’assunzione di 298 persone, contro le 348 cessazioni di contratti avvenute nello stesso anno, con la previsione di ridurre il turn over del 25% nel corso del 2017. Ma è soprattutto l’annuncio della Giunta Sala di definire dei nuovi bandi per assumere una serie di figure professionali di alto livello che non piace ai sindacati: così – spiegano nel verbale del tentativo di conciliazione – “si determinerà l’impossibilità di usufruire di coloro che sono utilmente collocati nelle graduatorie vigenti”.